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I millennials e la ripartenza: otto consigli per smettere di avere paura
Niente sarà più come prima, soprattutto per i millennials, agnelli sacrificali sull’altare di un’emergenza economica che si preannuncia senza precedenti. La paura del futuro si trasforma, così, in un vero e proprio disagio psicologico, pronto a mangiarsi fette di esistenza e a imprigionare nell'immobilismo. Ma la crisi, per quanto terribile, potrebbe diventare un’occasione per reinventarsi. Ecco qualche consiglio pratico per non lasciarsi sopraffare dalla paura e prepararsi a essere la generazione della ripartenza.
1. Il lockdown come momento di riflessione
Secondo Aristotele siamo animali sociali: la lontananza da amici e parenti può risultare, così, un’esperienza stressante, soprattutto per una generazione che, secondo uno studio dell’American Psychiatry Association, è la più ansiosa di sempre. Molti si sentono paralizzati dalla solitudine causata dal distanziamento sociale e dalla paura che i propri cari possano ammalarsi. Ma la crisi, come ricorda il survivalista Enzo Maolucci, ha sempre risvolti positivi: la quarantena può trasformarsi in un momento di riflessione su ciò che siamo e sui nostri obiettivi. Chissà che non ne possa nascere qualcosa di buono.
2. Gestire l’ansia e le paure
Supermercati vuoti, bollettini di guerra, guanti e mascherine: mantenere la calma non è facile in un mondo che sembra uscito da qualche film catastrofico. Non si tratta di eliminare la paura, sacrosanta e comprensibile, ma di imparare a gestirla, prendendoci cura di noi stessi e delle nostre ansie. E se siamo in coppia, la difficoltà di ritagliarsi spazi per sé può essere fonte di disagio. Un buon consiglio, secondo la psicologa Alba Mirabilie, è quello di mantenere la propria individualità, lasciando ogni tanto l’altro fuori.
3. Restare in contatto attraverso i social
Bistrattati per anni, il coronavirus è stata la rivincita dei social, che diventano l’ultimo filo a cui aggrapparsi per avere un contatto umano. Secondo il survivalista Marco Priori, «interagire a distanza è diventato più facile rispetto ad altre epoche, oltre a costituire un valido passatempo altamente soddisfacente dal punto di vista psicologico». Non solo. Soprattutto per chi soffre di disturbi psichici, è importante mantenersi in contatto con gli altri e i social rappresentano l’unica alternativa per evitare, o quantomeno ridurre, l’insorgere di episodi psicotici, come spiega lo psichiatra Sandro Rosseti.
4. Usare il tempo per conoscersi meglio
In coppia o tra amici, le videochiamate e i giochi online possono regalare l’illusione di una parvenza di normalità. Appesi al telefono o allo schermo di un pc, quattro chiacchiere possono allontanare la solitudine e avere un effetto positivo sulla nostra salute psichica.
5. Informarsi bene e attenzione alle bufale
In tempi di coronavirus, le protagoniste assolute sono le fake news che rimbalzano da un contatto WhatsApp all’altro in una pandemia parallela di stupidaggini e allarmismi. La soluzione è ignorarle per evitare di esserne sopraffatti e soprattutto imparare a fidarsi solo delle fonti ufficiali. Quindi niente aggiornamento ossessivo della bacheca Facebook secondo il survivalista Marco Priori: bisogna evitare l’indigestione passiva di notizie e smettere di chiedersi cosa accadrà dopo.
6. Fare attività fisica
Da soli o, se si convive, in coppia, abbandonare il divano è il primo passo per sentirsi meglio con se stessi, parola di survivalisti. Può bastare una passeggiata (muniti di mascherina) e la vita in cattività sembrerà prendere un’altra piega, con benefici non trascurabili sul nostro benessere psichico. Anche organizzarsi in casa è un buon modo per riattivare il corpo e rilassare la mente, in attesa della fine della quarantena.
7. Leggere e dedicarsi alla cultura
Un buon libro, della buona musica o un buon film sono un modo intelligente per allontanare la noia ed evitare di cadere vittime della fame compulsiva, come suggerisce Marco Priori. Pensate a quel classico della letteratura russa che avreste voluto sempre leggere ma che non avete mai trovato il tempo di affrontare: adesso la quarantena vi offre la possibilità di crescere intellettualmente. E, chissà, di uscire trasformati alla fine del lockdown.
8. Darsi piccoli obiettivi giornalieri
Che si tratti di riordinare l’armadio o di fare almeno 1000 passi, fissare dei target significa non lasciarsi andare, secondo la psicologa Alba Mirabile. Con la quarantena molte cose sono cambiate, ma questo non vuol dire che tutto si debba trasformare: recuperare parte della vecchia routine può regalare un po’ di sicurezza e scacciare via l’ansia. Mai come adesso ci vuole coraggio per essere pronti a ripartire.
8 consigli per gestire la fine della quarantena
- Usare il distanziamento sociale per riflettere, le crisi possono portare cambiamenti positivi
- Gestire l’ansia e le paure
- Restare in contatto attraverso i social
- Usare il tempo per conoscersi meglio come coppia o come amici, anche attraverso videochiamate e giochi online
- Informarsi bene, attenzione alle fake e niente ossessività
- Fare attività fisica, soprattutto in coppia
- Leggere e dedicarsi alla cultura
- Darsi piccoli obiettivi giornalieri
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