VD Logo
VD Search   VD Menu

libri

I 5 libri sconosciuti di autori cult

Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su WhatsApp

Talvolta, nel labirinto borgesiano della letteratura, ci sono libri che fanno perdere le loro tracce. Piccoli capolavori di autori famosissimi che, per vari motivi, finiscono nel dimenticatoio, catalogati come opere di contorno. Eppure il loro valore è assoluto, e sono tutti da riscoprire. Perciò ecco i 5 libri sconosciuti (più un bonus) di autori cult.

1. Ray Bradbury - Addio all’estate

Ray Bradbury
Ray Bradbury

Insieme al capolavoro della letteratura gotica Il popolo dell’autunno, Addio all’estate è il più interessante dei libri sconosciuti di Bradbury, che tocca tematiche universali per la nostra società. Nel 1929 l’estate si rifiuta improvvisamente di finire (vi ricorda un certo climate change?). Questo fatto farà da sfondo a una guerra civile tra generazioni, dove i giovani, che non hanno proprio voglia di crescere, inizieranno un conflitto contro gli anziani. Un vero e proprio inno all’estate della vita, con il tempo che inesorabile fa da sfondo alle nostre esistenze.

2. Jack Kerouac - Il dottor Sax

Jack Kerouac
Jack Kerouac

Beh, se Kerouac stesso considerava Il dottor Sax il suo romanzo migliore ci sarà pure un motivo, no? Fortemente influenzato dalla lettura di fumetti, questo è il romanzo della maturità dell’hobo della letteratura, che si inoltra, con un lirismo quasi commovente, nei sogni e negli incubi del giovane Kerouac. Con un tratto onirico che rimarrà irripetibile nella sua poetica, Il dottor Sax è uno dei grandi classici (nascosti) della letteratura americana.

3. Philip K. Dick - Le tre stimmate di Palmer Eldritch

Philip K. Dick
Philip K. Dick

Forse è arrivato il momento di riconoscere una cosa: Philip K. Dick è tra i 10 autori più importanti del Novecento. E lo dimostra a pieno ne Le tre stimmate di Palmer Eldritch (e Ubik di cui abbiamo parlato qui). Un mondo commercializzato, una società che si basa sulla competizione (sì, proprio come in Infinite Jest), la droga come strumento di controllo, la paranoia. Con questo romanzo (e non solo) Dick ha anticipato le tematiche care al postmodernismo, partendo da Pynchon (lui stesso ha ammesso che durante la stesura de L’arcobaleno della gravità stava leggendo un romanzo di Dick) fino a Wallace. Insomma, Dick si dimostra autore universale, capace di fuggire dalla dicitura di “scrittore di genere” con la sua visione profetica e filosofica della realtà. Citando Le tre stimmate di Palmer Eldritch: «Dio ti promette la vita eterna. Noi possiamo metterla in commercio».

4. Charles Bukowski - Pulp

Charles Bukowsky
Charles Bukowsky

Il vecchio Charles ci ha sempre abituato a sbronze, prostitute e risse. In Pulp cerca di allontanarsi dal suo stile addentrandosi in una storia dalle tinte noir. Il risultato è sorprendente, con Nick Belane che diventa l’alter ego in versione detective depresso e alcolizzato di Bukowski. Ah, cambia il genere, ma anche qui troverete sbronze, prostitute e risse.

5. Roberto Bolaño - Il Terzo Reich

Roberto Bolaño
Roberto Bolaño

Roberto Bolaño è, insieme a Wallace e Mark Linkous (per entrare nella sfera musicale), la più grande perdita dei Duemila. Il suo 2666 è uno di quei romanzi destinati a fare scuola, rimanendo nell’immaginario delle generazioni successive (avrà lo stesso destino I detective selvaggi?). Il Terzo Reich è un romanzo uscito postumo nel 2010 ma che, in realtà, viene dal primo periodo di Bolaño. Uno scrittore che, attraverso la storia di un campione di wargame chiamato appunto il Terzo Reich, dimostra fin da subito il suo talento, addentrandosi nel lato oscuro dell’animo umano.

Bonus track: Italo Calvino - Palomar

Italo Calvino
Italo Calvino

Italo Calvino è uno di quegli idoli che ti accompagnano nel periodo di passaggio tra infanzia e teen spirit dove smetti di leggere i Piccoli brividi e passi a letture più “serie” e che rischia di soffrire il confronto con Borges, Perec, Queneau e tutto l’OuLiPo. Nonostante questo, Palomar rimane un libro imperdibile, che rappresenta la summa del percorso di Calvino, un grande elogio alla poesia della quotidianità dove vengono riassunte tutte le intuizioni che hanno fatto dell’autore uno dei giganti della nostra letteratura. Dalla presentazione scritta da Calvino nel 1983: «rileggendo il tutto, m’accorgo che la storia di Palomar si può riassumere in due frasi: un uomo si mette in marcia per raggiungere, passo a passo, la saggezza. Non è ancora arrivato.»

I 5 libri sconosciuti di autori cult

  • Ray Bradbury - Addio all’estate
  • Jack Kerouac - Il dottor Sax
  • Philip K. Dick - Le tre stimmate di Palmer Eldritch
  • Charles Bukowski - Pulp
  • Roberto Bolaño - Il Terzo Reich
  • Bonus track: Italo Calvino - Palomar
100 anni di Charles Bukowski

Segui VD su Instagram.

ARTICOLI E VIDEO