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Sanremo apre, le scuole chiudono

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È stata una coincidenza storica quella avvenuta ieri, una coincidenza che racconta i nostri tempi. Vedere il Governo Draghi chiudere le scuole in parte dell’Italia e, poco dopo, Amadeus salire sul palco di Sanremo inaugurando quel rituale collettivo nazionale che è il festival. Un rituale che ieri sera, sulla scia della conferenza stampa del Ministro Speranza, sembrava uscito, con esiti un po’ forzati, da una macchina del tempo.

Sanremo apre e le scuole chiudono

Sono le 18.40 quando il Ministro Speranza inizia a parlare alla nazione spiegando le norme contenute nel nuovo DPCM. Misure in linea con quelle precedenti: divieti agli spostamenti tra regioni, chiusure di alcune attività, come barbieri e parrucchieri, in zona rossa, riapertura di altre, come cinema e teatri, in zona gialla. E poi le scuole, uno dei punti dolenti della gestione della pandemia. Quello dagli effetti più temuti. Gli istituti saranno chiusi in zona rossa e nelle aree dove l’indice di contagio è pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti. Resta la possibilità, per i governatori delle diverse regioni, di applicare norme più restrittive. Una misura, questa, con effetti a lungo termine ancora da quantificare.

Il costo della didattica a distanza

Si calcola che il 91% degli studenti mondiali siano stati costretti a casa dalla pandemia e che questo colpirà la loro formazione e contrarrà, nei prossimi anni, la ricchezza dei paesi di almeno l’1,5% (dati OCSE e Banca Mondiale). Il costo psicologico è stato salatissimo fino a ora: stress, disturbi dell’umore, difficoltà di concentrazione. Il 24% dei ragazzi italiani ha ricevuto un contraccolpo psicologico dalla Didattica a distanza, per non parlare del costo emotivo: «A mancare maggiormente agli studenti italiani sono lo stare insieme ai compagni di classe (75%), la possibilità di studiare insieme (45%), la maggiore interazione durante le lezioni (38%) e il confronto con gli insegnanti (31%)», ha spiegato David Lazzari, presidente dell’Ordine degli Psicologi. Per non citare gli universitari, scomparsi dai radar della politica e, sostanzialmente, abbandonati a se stessi.

Com'è andata davvero la scuola a distanza per gli studenti?

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