In Francia gli uomini gay non dovranno più garantire l'astinenza sessuale per donare il sangue

Poter donare il sangue alle stesse condizioni delle persone eterosessuali è stata una lotta durata decenni per i membri della comunità lgbt+. In Francia ora sarà possibile: grazie a una nuova ordinanza, i criteri di selezione saranno identici per tutti i donatori. Il Ministero della Salute francese ha annunciato che gli uomini gay non dovranno più astenersi per 4 mesi dai rapporti sessuali per donare il sangue. Prima del prelievo sarà semplicemente sottoposto ai volontari un questionario che si concentrerà sulle “pratiche individuali rischiose” come i rapporti con più partner o l’uso di droghe.

Gli uomini lgbt+ sono stati esclusi dalla donazione dal 1983, all'inizio dell'epidemia di Aids. Solo dal 2016 erano stati reinseriti tra i potenziali donatori, ma a condizione che non avessero avuto rapporti sessuali nell'anno precedente la donazione. Nel 2020, il periodo di astinenza era stato ridotto a quattro mesi, anche per le coppie che avevano una relazione stabile. Una vera discriminazione, secondo le associazioni Lgbt+, dal momento che il periodo di sicurezza si applicava anche agli eterosessuali solo in caso di relazioni recenti con più partner.

Il criterio scientifico che era alla base della differenza di trattamento era che la presenza di un aumento del rischio legato all’infezione da HIV negli uomini omosessuali. Nel 1990, infatti, in Francia una donazione su 310mila poteva essere sieropositiva non rilevata, oggi la probabilità è 40 volte inferiore. Il drastico calo di contagi dei nostri giorni ha quindi suggerito la cancellazione della differenza. Secondo il Direttore generale della sanità francese, Jerome Salomon, si tratta di «un grande passo avanti sociale» . Anche Lucille Jomat, presidente dell’associazione SOS Homophobia ha espresso soddisfazione: «Se viene garantita la parità di accesso alle donazioni, è un grande passo avanti», ha affermato.

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