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«A Venezia il turismo è usa e getta. Far pagare il ticket è solo il primo dei provvedimenti necessari»
Per entrare a Venezia bisognerà prenotare e pagare un biglietto. L’idea del Comune di Venezia è quella di arginare il turismo di massa ed equilibrare il flusso dei visitatori in città. «Venezia ha un turismo usa e getta, giornaliero, che ha altissimi costi per la città», ha detto a VD Benno Albrecht, professore ordinario di Composizione architettonica e urbana e rettore dell'Università Iuav di Venezia. «Questo tipo di turismo sporca, consuma ma porta pochissimi introiti in città». La sperimentazione del progetto partirà, intanto, tra un paio di mesi.
Il ticket a Venezia contro il turismo di massa
Con il ritorno dei turisti, Venezia avvia la sperimentazione di un sistema di prenotazione per gli ingressi in città. Come ha detto il sindaco Luigi Brugnaro, la città sarà «la prima al mondo» a condurre «questo difficile esperimento». I biglietti d'ingresso nascono come soluzione al turismo di massa. Prima della pandemia, Venezia attirava circa 30 milioni di persone all'anno. Quella cifra è stata demolita dalla pandemia. La fase sperimentale del progetto inizierà a giugno. «Chi prenoterà riceverà incentivi, come sconti per l'ingresso ai musei. Per determinare la tariffa di accesso, fisseremo una soglia massima di 40.000 o 50.000 visitatori al giorno», ha detto Simone Venturini, assessore al turismo di Venezia. Anche chi risiede in Veneto dovrà prenotarsi per entrare in città, anche se sarà esentato dal pagamento della quota.
«Venezia ha un turismo usa e getta, giornaliero, che ha altissimi costi per la città. Questo tipo di turismo sporca, consuma ma porta pochissimi introiti in città. È sicuramente necessario prendere dei provvedimenti. Questo è uno dei primi», spiega Albrecht. «La manutenzione di Venezia ha un costo molto alto e qualcuno se li deve sobbarcare. Da questo punto di vista, far pagare un ticket è una misura semplice, che può essere adottata velocemente. Ma sono necessari anche interventi strutturali, per una forma di turismo più compatibile con la città».
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