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Cosa significa essere in una coppia cisgender-transgender

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Secondo una ricerca pubblicata sull’International Association for Relationship Research nel 2018 e condotta su 958 partecipanti, di cui 951 cisgender, solo il 12% degli intervistati prenderebbe in considerazione l'idea di uscire con una persona transgender. Quasi la totalità delle persone cisgender, quindi, non si rapporterebbe con una donna transgender o un uomo transgender.


Lo studio ha rivelato alti tassi di esclusione delle persone transgender da potenziali relazioni romantiche a causa non solo di transfobia ma anche per la mancanza di conoscenza delle persone transgender e dei loro corpi e per la paura di discriminazioni. Ma vivere una relazione cis trans sana e appagante è possibile.

La storia di Paolo e Vanessa

«Sono cis ma ho sempre frequentato gli ambienti queer. Prima di incontrare Vanessa, però, il mio approccio nei confronti delle persone transgender era orientato alla sola ricerca di sesso», racconta a VD Paolo, 34 anni. Ha conosciuto Vanessa, una ragazza transgender di 24 anni, due anni fa, in una discoteca queer di Napoli. A causa della feticizzazione subita negli anni come donna trans, Vanessa, come tante altre persone transgender, non pensava fosse per lei possibile vivere una relazione romantica. «Il fatto che fossi trans non era un punto da affrontare per Paolo, a lui piacevo io e usciva con me in quanto persona. Ma ho avuto esperienze molto diverse da questa nel corso degli anni. Per questo pensavo che l’amore non mi potesse appartenere. Non sono cresciuta con esempi di persone trans che amavano e che erano amate, ma solo con esempi di persone trans che per l’essere trans facevano una vita di merda», dice.

Una ricerca qualitativa pubblicata sul Journal of Social and Personal Relationship ha provato a studiare gli elementi unici e gli ostacoli che caratterizzano l’esperienza di una coppia in cui uno dei membri è una persona transgender. Tra le difficoltà di una relazione cis-trans, il rischio di essere emarginati e l’isolamento. «Il nostro primo appuntamento è stato uno dei posti più affollati di Napoli», racconta Paolo. «Quando l’ho raccontato, i miei amici mi hanno chiesto se fossi andato apertamente con lei in mezzo alla gente». «Se non hai mai considerato le persone trans come persone ma come qualcosa che esce dall’ordinario, di strano, fuori dalla norma è difficile rapportarcisi», aggiunge Vanessa. «Le persone trans sono state feticizzate: non sei un essere umano, sei semplicemente trans, sei percepito come una trasgressione. E questo è violento».

A differenza delle relazioni tra persone cis, nelle coppie cis-trans c’è un costante «lavoro di ricerca personale reciproco. Si parte da esperienze diverse. C’è un lavoro di decostruzione di certi temi che non c’è in una relazione tra due persone cis: l’esperienza di vita di una persona trans è completamente diversa da quella di una persona cis, funziona tutto in modo differente», spiega Vanessa. Un lavoro faticoso ma che aiuta a imparare ad accettarsi: se Vanessa ha insegnato a Paolo «il concetto di orgoglio queer», Paolo ha insegnato a Vanessa che poteva «meritarsi qualcosa». «Per molto tempo ho avuto la sensazione di parlare una lingua non capita», dice Vanessa. «Lui mi ha insegnato un linguaggio nuovo».

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