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Il Sónar+D esplora come l’intelligenza artificiale impatterà sull’arte e come ci renderà tutti più creativi

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In un futuro non troppo lontano l’intelligenza artificiale ci aiuterà a svolgere non solo tutte quelle mansioni noiose e ripetitive che incontriamo quotidianamente sul lavoro e a casa, ma potrà renderci tutti più creativi. Anzi, se per anni essere artisti ha significato condannarsi a una vita precaria, per alcuni a trovare lavoro saranno proprio gli artisti e in particolare quelli in grado di maneggiare i nuovi strumenti pur valorizzando l’autenticità dell’opera umana. Tanto che per l’edizione 2023, il Sónar+D, l’evento internazionale dedicato ad arte, scienza e culture digitali e ospitato durante il Sónar, il festival di musica elettronica di Barcellona, ha scelto di indagare proprio l’impatto dell’intelligenza artificiale sulle arti.

Come l’IA ci renderà più creativi

L’intelligenza artificiale non crea idee da sola, ma potrà aiutare gli esseri umani a essere più creativi e a trovare più idee. Secondo uno studio del Gottlieb Duttweiler Institute, l’IA potrebbe stimolare e velocizzare la ricerca in molte discipline e funzionare da catalizzatore per la creatività umana. In alcuni ambiti, questo sta già avvenendo: l'applicazione delle nuove tecnologie di intelligenza artificiale sta già accorciando i cicli di sviluppo dei farmaci e ha accelerato la progettazione di nuovi materiali. Si tratta di un traguardo importante perché, come dimostra uno studio della Stanford University, stiamo assistendo a un rallentamento nel campo del progresso tecnologico e l’intelligenza artificiale potrebbe quindi accelerare la scoperta di innovazioni in molti campi, da quello scientifico a quello artistico.

Per Jan Bieser, ricercatore del Gottlieb Duttweiler Institute, «in futuro le idee di maggior successo probabilmente non verranno solo da pensatori brillanti, ma da quelli che saranno più bravi a guidare consapevolmente macchine intelligenti rimanendo saldamente al posto di guida». Gli esseri umani, quindi, passeranno «dall'essere creatori a curatori». «La principale tra le molte capacità dell'IA per aumentare la creatività umana è la sua abilità di sollevarci da compiti monotoni, come la ricerca di informazioni e concederci più tempo per attività stimolanti che possono portare a nuove idee», sottolinea Bieser. L’intelligenza artificiale non è, però, l’unica strada da percorrere quando si tratta di trovare nuove idee: per gli studiosi continueranno a giocare un ruolo chiave per la nostra creatività anche le interazioni con i colleghi e il pensiero critico. L’IA infatti non può sostituirsi a tutte le attività che portano a nuove idee. Come afferma Andy Thurai: «a questo punto l'intelligenza artificiale non è ancora affidabile ed è poco precisa in molte aree». Per questo «bisogna prestare attenzione a dipendere completamente dall'intelligenza artificiale».

Sónar+D
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Intelligenza artificiale e artisti

I progressi nel campo dell’IA non riguarderanno solo la capacità di sviluppare nuove soluzioni tecnologiche o scientifiche ma anche artistiche. In quest’ottica, il lavoro dell’artista si evolverà insieme a una maggiore pervasività degli strumenti di intelligenza artificiale che renderanno automatici i compiti e le azioni ripetibili. Per questo, l'autenticità dell’artista sarà il valore che i creativi potranno apportare alle loro opere, senza necessariamente rifiutare l'uso di strumenti come macchine o computer. L’IA infatti non è creativa: anzi, per alcuni artisti si tratta di qualcosa di molto vicino a un «pennello pensante».

Insomma, se tutti in futuro saranno in grado di usare Midjourney per creare un’opera d’arte, l’artista sarà colui che con l'autenticità potrà sfidare la produzione di massa, la standardizzazione e la riproduzione perché creerà qualcosa di veramente nuovo anche attraverso l’IA. In fondo, con l’avvento degli smartphone chiunque è diventato in grado di scattare foto da postare sui social, ma in pochi hanno saputo creare qualcosa di autentico e nuovo, in grado di attirare l’attenzione e suscitare emozioni tra milioni di foto. È quindi probabile che qualcosa di analogo accada anche con l’intelligenza artificiale.

L’utilizzo dell’IA nell’arte, però, pone grandi interrogativi sulle questioni legate al copyright, come nel caso del brano di Drake e The Weeknd andato virale ma creato grazie all’intelligenza artificiale e poi rimosso dalle piattaforme di streaming. Piattaforme come Midjourney e Stability Diffusion, invece, hanno raschiato Internet per i set di dati poi utilizzati dai loro generatori. E quel materiale include il lavoro di artisti e illustratori, e quasi a nessuno di loro è stato chiesto il consenso per l’utilizzo dei propri lavori.

Sónar+D
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IA e arte al Sónar+D

I nostri gusti e l’arte stessa si sono evoluti di pari passo con i cambiamenti tecnologici. È quindi probabile che l’IA farà all’arte ciò che la fotografia ha fatto alla pittura, con quest’ultima che si è servita della prima per sperimentare e trasformarsi. Come l’intelligenza artificiale impatterà sull’arte è anche il tema del Sónar+D 2023, l’evento internazionale che dal 2013 riunisce artisti, esperti di tecnologia, creativi, musicisti, designer, pensatori, scienziati, imprenditori e hacker. Nelle tre giornate del festival, il 15, 16 e 17 giugno, si discuterà di come l'IA viene utilizzata nella produzione musicale e audiovisiva.

Attraverso talk, dimostrazioni e workshop, spettacoli, concerti live, mostre, esperienze immersive e incontri con diverse community si analizzerà anche come affrontare le potenziali minacce di un uso sempre più diffuso dell'IA e come proteggere la proprietà intellettuale in questa nuova realtà. Non si parlerà, però, solo di IA: durante il festival si affronterà il legame tra arte e crisi climatica con performance e spettacoli.

L’edizione di quest’anno del Sónar+D è, quindi, l’occasione per capire come sarà il futuro della tecnologia e dell’arte, e in che modo si influenzeranno a vicenda. Un’occasione per esplorare e discutere i nuovi confini della tecnica e sperimentare come l’IA cambierà i nostri gusti e il nostro modo di essere creativi.

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