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Sònar+D celebra mezzo secolo di Internet
50 anni dalla prima connessione tra computer, 30 anni dalla creazione del WWW, 20 anni di Napster. Il 2019 rappresenta un triplice anniversario per le nuove tecnologie e il mondo digitale. Strumenti e possibilità che erano difficili da immaginare mezzo secolo fa e che ora stanno influenzando radicalmente la nostra vita e la nostra società. Per l’occasione la nuova edizione del Sònar+D celebrerà Internet nel suo congresso internazionale sulla creatività e la modernità, che si terrà a Barcellona negli stessi giorni del festival musicale Sònar (18-20 luglio), mescolando arte, cultura digitale e nuove tecnologie.
Il 2019 festeggia 50 anni dalla prima connessione tra computer, 30 anni dalla creazione del WWW e 20 anni di Napster
Era il 1969 quando le Università di Los Angeles, San Francisco, Santa Barbara e Utah realizzarono la prima connessione tra computer, riuscendo a gestire l’invio e la ricezione di messaggi suddividendoli in pacchetti, in modo da poter usare una stessa linea per l’invio di piu’ messaggi, a differenza di quanto avveniva fino ad allora per la rete telefonica, che consentiva una sola informazione alla volta. ‘Login’, questa fu parola che componeva il primo messaggio inviato, il 29 ottobre ‘69, due anni dopo la fondazione di un progetto per la creazione di una rete di macchine per la comunicazione, Arpanet, creata per finalizzare queste tecnologie ad uso bellico.
Due anni dopo, nel ‘71 , i computer di Arpanet connessi erano 23, e si iniziano a differenziare anche stessi utenti che utilizzano la stessa macchina, indicandoli con un simbolo tutt’ora utilizzatissimo e simbolo dell’identità online su varie piattaforme, la chiocciola @. Fu in questo stesso anno che venne inviata la prima mail. Bisogna aspettare però il 1973 per vedere questa tecnologia in Europa. Gran Bretagna e Norvegia furono i primi paesi a creare connessioni, e già nella seconda metà degli anni Settanta iniziano a diffondersi le comunità da remoto, i Newsgroup, dove gli utenti potevano scambiarsi informazioni, ma anche virus e spam, ed emerse l’esigenza di costruire regole e galatei condivisi dalla comunità online: erano i germi di quella che poi negli anni a venire sarebbe stata la netiquette e l’insieme di norme e linguaggi delle communty, dei forum.
Fino al 1983 per navigare tra i nodi della Rete era necessario inserire l’indirizzo IP, un codice numerico difficile da ricordare identificativo di ogni macchina. Fu solo in quell’anno che furono introdotti i nomi di dominio, che permettono tutt’ora di ricercare un sito grazie a un nome alfanumerico seguito da il tipo di dominio (.com, .it, .org). Nel 1989, esattamente 30 fa, al CERN di Ginevra alcuni ricercatori idearono la prima pagina westrong, dando il via cosi ad uno spazio condiviso su Internet dove era possibile pubblicare testo e grafica, salvati di volta in volta nella memoria di altri computer connessi e poi reperibili da parte degli utenti della rete.
Internet Of Things, intelligenza artificiale in casa e in macchina, la nuova onda tecnologica fa ormai parte della nostra vita al di fuori degli schermi
Da allora i nodi connessi sono aumentata in maniera vertiginosa, e gli utenti assistono alla nascita di nuovi servizi, motori di ricerca, e gli anni ‘90 diventano teatro di un movimento culturale basato sulla condivisione di materiale e contenuti di qualsiasi genere. Napster nacque dall'idea del diciassettenne Shawn Fanning (soprannominato appunto Napster), ideato inizialmente per la condivisione di musica e imponendosi fin da subito come principale strumento a questo scopo. Dopo tre mesi dal lancio Napster consentiva l'accesso a quattro milioni di brani, e in meno di un anno aveva raggiunto 20 miioni di download. Da lì nacque un’onda, che portò la nascita di Kazaa, WinMX, Morpheus, e poi la tecnologia Torrent che assorbì gran parte di questo traffico. Da allora di questo mondo è rimasto poco, sia per la grande guerra portata avanti dalle major contro la pirateria, sia, e soprattutto, per la nuova fase di adattamento al digitale dei servizi di intrattenimento musicale, con la nascita delle nuove piattaforme di streaming legale dotate di contratti diversificati e flessibili.
Ma di connesso oggi non abbiamo solo i computer. Visori di realtà virtuale e aumentata, Internet Of Things, intelligenza artificiale in casa e in macchina, la nuova onda tecnologica sta provando (e riuscendo benissimo) a inserirsi nella nostra vita ben al di fuori degli schermi. Questi e tanti altri sono i temi che si affronteranno al Sonar+D, dove al centro congressi Fira Montjuïc di Barcellona sono attesi 20mila partecipanti e 5mila professionisti di oltre 60 paesi. Tra i piu attesi: lo studio interdisciplinare TeamLastrong, nota in ambito della creazione digitale, poi neuroscienziati come il giapponese Kamitani con un panel sulle emozioni, Jessica Brillhart che parlerà di realtà virtuale, e tanti altri. L’ibridazione tra diverse aree del sapere, dalla psicologia alla sociologia, dalla matematica all’arte, è qualcosa di cui avremo bisogno nei tempi a venire, quando saremo sempre più connessi a un mondo di complessità crescente, dove quello che oggi sembra fantascienza potrebbe diventare realtà prima di quanto ci aspettiamo.