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In Russia la censura sta cancellando tutto
La Duma di stato della Federazione Russa ha approvato oggi un disegno di legge «sull'introduzione della responsabilità penale per la diffusione di informazioni false in relazione alle forze armate» russe. Secondo il testo, chi divulgherà notizie false sull’esercito russo potrà essere punito con fino a 15 anni di carcere. Un provvedimento sulla censura adottato all'unanimità, secondo l’agenzia di stampa statale “Tass”, e che si somma alle precedenti leggi, emanate fin dal 2012, per censurare e controllare Internet.
Cosa prevede il disegno di legge sulla censura
In particolare, secondo il “Moscow Times”, le sanzioni introdotte dal testo riguardano «la diffusione di notizie false sulle forze armate russe e l'operazione militare in Ucraina, dichiarazioni che screditano le forze armate». Oltre a prevedere multe fino a un milione di rubli, i cittadini che «usano la loro posizione per diffondere informazioni false o distribuire notizie false con prove falsificate» rischiano da cinque a dieci anni di carcere. Se la diffusione di informazioni false «ha gravi conseguenze», la pena può andare da dieci a 15 anni di reclusione.
Il testo approvato oggi diventerà legge dopo la firma del presidente russo Vladimir Putin. Il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin ha detto che le misure adottate sono necessarie affinché «i cittadini ricevano informazioni obiettive, al fine di proteggere i cittadini e il Paese dalle menzogne che vengono riversate principalmente attraverso quelle risorse informative che sono influenzate dall'estero».
La censura dei media online in Russia
Alcuni siti web di notizie internazionali, tra cui Deutsche Welle, BBC e Meduza, non sono più accessibili in Russia. DW e BBC sono, infatti, consultabili solo tramite il browser Tor. La decisione di «limitare» i media online proviene dal regolatore dei media russo Roskomnadzor, il Servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa. Dopo l’invasione dell’Ucraina, le autorità russe hanno intensificato la censura. Ieri, anche TV Rain, la giovane emittente televisiva russa indipendente, ha dovuto sospendere le attività. Alla censura, si aggiunge la propaganda. «Tutto ciò che non è propaganda viene eliminato», ha detto al New York Times Dmitri A. Muratov di Novaya Gazeta, il periodico russo che dà voce ai cittadini contrari alla guerra. Che rischiano di trovarsi isolati, in un Paese dove parlare può costare molto caro.
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