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Non voteremo sull'eutanasia. Il referendum è stato dichiarato inammissibile dalla Cassazione

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Il referendum sull’eutanasia legale non si farà. La Corte Costituzionale lo ha giudicato inammissibile il quesito referendario, perché «non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili».

La Cassazione ha bocciato il referendum sull'eutanasia

Il referendum chiedeva l’abrogazione parziale dell’articolo 579 del codice penale (omicidio del consenziente), pur mantenendo le tutele poste per le persone più vulnerabili: i minori, gli incapaci anche parzialmente o con una deficienza psichica momentanea e le persone il cui consenso non è libero perché estorto o carpito con l’inganno. In questi casi, si configura il reato di omicidio doloso.

«Questa per noi è una brutta notizia», ha commentato Marco Cappato, tra i promotori del referendum. «Credo che sia una brutta notizia per coloro che subiscono e dovranno subire ancora più a lungo sofferenze insopportabili contro la loro volontà. Credo sia ancora di più una brutta notizia per la democrazia del nostro Paese perché sarebbe stata una grande occasione per collegare la realtà sociale con le istituzioni su questo molto disattente».

Per la presidente del comitato promotore Filomena Gallo, la mobilitazione per il referendum sull’eutanasia ha «comunque gettato il seme per una nuova stagione laica e di democrazia nel nostro Paese». Il comitato per il referendum Eutanasia legale è nato ad aprile 2021 e ha raccolto 1,2 milioni di firme, mobilitando migliaia di volontari. «Grazie a tutti coloro che hanno dato forza alla nostra battaglia», ha scritto Gallo su Twitter.

L'Associazione Luca Coscioni, tra i principali sostenitori del referendum, ha dichiarato che: «non lascerà nulla di intentato, dalle disobbedienze civili ai ricorsi giudiziari, "dal corpo delle persone al cuore della politica". Ci rivolgeremo anche alle forze politiche e parlamentari, in questi anni particolarmente assenti o impotenti, e prenderemo in considerazione la possibilità di candidarci direttamente a governare per realizzare le soluzioni che si affermano ormai in gran parte del mondo democratico». Adesso la Consulta si dovrà pronunciare sugli altri quesiti referendari: sul tavolo ci sono Cannabis e Giustizia.

Il padre che chiede l'eutanasia per sua figlia

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