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Un mondo senza Luis Sepúlveda, il gatto che ci insegnò a volare
Carmen Yáñez era tornata a casa per aspettarlo, ma il marito, lo scrittore cileno Luis Sepulveda è morto di coronavirus all’ospedale universitario di Oviedo, in Spagna. Aveva settant’anni e ancora tante storie in punta di penna, ma l’infezione è stata più forte. L'attivista, regista, sceneggiatore e giornalista naturalizzato francese, è morto il 15 aprile scorso.
Il successo di Sepulveda
Sepulveda aveva esordito nel 1989 con Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, ma era diventato famoso in tutto il mondo per il suo romanzo Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, pubblicato nel 1996. Una favola per grandi e piccini con cui lo scrittore cileno ha insegnato a tutto il mondo come si vola, portandoci sulle ali della sua penna. La sua carriera, lunga trent’anni, aveva fatto dello scrittore cileno un mito a livello internazionale. Scrittore, ma anche attivista, aveva lasciato il Cile dopo l’incarcerazione sotto il regime di destra di Augusto Pinochet. Da allora si era battuto per i diritti civili nel continente sudamericano. «Sono uno scrittore - diceva Sepúlveda - perché non so fare altro che raccontare storie. Ma sono anche un essere sociale, un individuo che rispetta sé stesso e intende occupare un piccolo posto nel labirinto della storia. Da questo punto di vista, sono il cronista di tutti coloro che giorno dopo giorno vengono ignorati, privati della storia ufficiale, che è sempre quella dei vincitori».
Sepulveda e l’ecologia
Ne Il mondo alla fine del mondo, scritto negli anni Ottanta, il credo ecologista di Sepulveda si fa carne. A fare da sfondo al romanzo, ispirato alla sua esperienza in Greenpeace, una natura ferita dall’essere umano e dal suo antropocentrismo. Nel romanzo Sepulveda si immedesima in un giornalista cileno ad Amburgo che ritorna in Cile, per scoprire cos’è successo alla nave fantasma giapponese Nishin Maru, una baleniera registrata ufficialmente come demolita. Protagonista assoluto del libro, però, è lo specchio d’acqua antistante la Patagonia, dove le balene vengono barbaramente cacciate. Ma per Sepulveda l’ecologia non si può che coniugare con la critica spietata al neoliberismo incontrollato. Perché, per andare avanti con le nostre vite e rispondere alle nostre coscienze “dobbiamo essere capaci di immaginare in quale mondo e società vogliamo vivere. «E se vogliamo essere cittadini o consumatori».
I 5 libri di Luis Sepulveda che consigliamo
- Il vecchio che leggeva romanzi d'amore
- Storia di un killer sentimentale
- La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare
- Un'idea di felicità
- La fine della storia
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