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His Dark Materials, la serie sul lato oscuro del pensiero

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His Dark Materials torna su Sky con la seconda stagione a quasi un anno dall'esordio e dopo le molte discussioni che ha suscitato. L'opera di HBO con le star Daphne Keen e James McAvoy riprende con l'incredibile ricostruzione della Cittàgazze la cui Torre degli Angeli è stata basata su uno dei famosi edifici di Bologna. Un impatto visivo che promette di essere degno della profondità del racconto di Pullman e della sua critica al pensiero religioso.

La storia di His Dark Materials

Lyra Bellacqua è un’orfana adolescente che vive al Jordan College di Oxford, nell’Inghilterra di un mondo parallelo dal sapore steampunk in cui ogni persona ha un proprio daimon, una proiezione in forma di animale della sua anima che cammina accanto a lei. In questo luogo, il Magisterio è la suprema autorità politica e religiosa ed esercita un potere assoluto, ostacolando attivamente il progresso e la scienza. Lyra e il suo daimon Pantalaimon, insospettiti dalla scomparsa di altri ragazzi, inizieranno un lungo viaggio che li porterà a scoprire i segreti dietro l’oscurantismo religioso del Magisterio, attraversando il velo che separa il loro mondo dagli altri. His Dark Materials, serie tv che torna su Sky, sembra un racconto fantastico come molti altri: una protagonista predestinata, un pericoloso nemico, un mondo misterioso. Ma la trilogia di Philip Pullman da cui è tratta, in realtà, è una delle più incisive critiche al conformismo religioso, al totalitarismo e alla xenofobia scritte nell’ultimo secolo.

His Dark Materials e la religione

Queste oscure materie parla di libero arbitrio, ricerca della verità, libertà di pensiero. Punti fermi della nostra società che diamo spesso per scontati ma che rischiano ogni giorno di crollare sotto il peso dell’intolleranza e del fondamentalismo. Nel nostro mondo, non in quello di Lyra, secondo l’ultimo Rapporto 2020 sulla libertà di pensiero promosso dall’Humanists International, 106 paesi discriminano attivamente chi non fa parte di un credo religioso, 10 puniscono l’apostasia con la morte, 68 considerano la blasfemia reato, 48 usano tribunali religiosi, 34 obbligano all’istruzione religiosa a scuola e in 12 stati i politici e le agenzie emarginano, molestano o incitano apertamente all’odio contro i non religiosi. Gli establishment di queste nazioni, alcune delle quali a noi vicinissime, non sono molto diversi dai terribili Ingoiatori di His Dark Materials. L'Europa non è esente da critiche. Si distinguono in particolare l'Italia (101° posto della classifica globale: paese dell’Unione europea che si piazza peggio) e la Polonia (97°). Ai primi cinque posti: Belgio, Olanda, Taiwan, Ecuador e Nauru. Proprio per questa sua attualità, la critica al totalitarismo politico e religioso rende l’opera di Pullman una delle più interessanti mai scritte e il suo invito all’incontro con la diversità, vivido e profondo anche nella serie tv di HBO su Sky, un punto di riferimento per il mondo di oggi.

La libertà di criticare la religione secondo Charlie Hebdo

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