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Fiorello VS Adrian, due generazioni TV a confronto
Sui principali canali televisivi italiani è in corso una lotta per contendersi il pubblico: Fiorello con Viva RaiPlay, in diretta su Rai 1 in versione striscia serale e sul sito streaming della Rai, contro Adriano Celentano e la serie Adrian, appena tornata in prima serata su Canale 5. I numeri danno già la vittoria a Fiorello: in due giorni i contenuti in streaming sulla piattaforma Rai hanno totalizzato 2,5 milioni di visualizzazioni.
Adrian, invece, riapparsa sugli schermi dopo il flop di mesi fa, ha riconfermato il suo declino: aleggia costante sullo show a cartoni animati lo spettro della cancellazione. Di sicuro il prodotto autocelebrativo de il Molleggiato ha difficoltà a competere con Fiorello, perché i due programmi rispecchiano due opposte visioni della televisione italiana e dei suoi protagonisti.
Fiorello ha lanciato Viva Raiplay
La Rai con Fiorello, ormai cresciuto dai tempi di Karaoke, intende dare una sferzata di energia alla prima serata tra attualità e una punta di ironia, portando il pubblico a connettersi alla piattaforma streaming ed entrando finalmente nell’era digitale, mentre Mediaset, riproponendo Adrian nonostante il flop, è rimasta invischiata in un prodotto a vocazione gentista un po' datato.
Adrian già alla sua prima puntata aveva destato infinite polemiche: l’animazione era scarsa (memorabili i meme con la faccia di Celentano), la scrittura carente, le situazioni assurde. Ad aver fatto inferocire critica e pubblico, però, lo strisciante sessismo e la caratterizzazione del personaggio di Celentano, eroe senza macchia, senza paura, senza difetti e quindi incapace di destare interesse. Praticamente Joan Lui riproposto in animazione (se non sapete cosa sia, non scopritelo).
Adriano Celentano torna su Mediaset
Una mancanza di interesse che Adriano Celentano non ha saputo elaborare: al ritorno di Adrian su Canale 5, ha riconfermato l'attitudine moralista dello show in una tavola rotonda con i principali conduttori Mediaset e la presenza in versione donna/megafono di Ilenia Pastorelli. Come sottolineato dallo youtuber Synergo, Adrian è una serie creata da uno showman anziano per un pubblico anziano.
La furia moralizzatrice di Adrian, frutto di una reazione a tutto ciò che è moderno, gli impedisce di vedere il mondo che cambia (e no, non sta andando nella direzione di Mafia International). La foga di Celentano si abbatte anche sui colleghi, riuniti alla tavola rotonda come in una corte medievale: di fronte all’assurdità delle sue critiche, però, persino Paolo Bonolis, perfetto rappresentante della tv trash, giganteggia rispedendo al mittente le accuse.
La differenza tra Fiorello e Adriano Celentano
Nel confronto con Celentano, Fiorello ha vita anche troppo facile: Viva RaiPlay piace perché cerca con onestà di proporre un modello di televisione diverso. L’ironia che contraddistingue il presentatore non viene usata per bacchettare, ma per osservare con divertimento la società attuale e sbeffeggiare amorevolmente i suoi protagonisti.
Da Vincenzo Mollica in versione pupazzo, impegnato a dire sempre e comunque bene del programma, a Pippo Baudo in versione re. Ma ci sono anche giovani, non solo vecchie glorie Rai: Marco Mengoni, Giorgia, Calcutta. Fiorello vince la sfida della prima serata perché guarda al futuro con un filo di speranza e molta ironia, senza pessimismo e senso di superiorità. La meritata vittoria di un modello di televisione che vuole scoprire le infinite possibilità del digitale e iniziare un nuovo corso per l’intrattenimento da salotto: vedremo se Fiorello, o altri, sapranno coglierla.