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Conan, il capolavoro dimenticato di Hayao Miyazaki, è tornato in Italia
In Giappone era stato un flop colossale quando arrivò in Italia, nel 1981. E fu il nostro paese, tra gli altri, a cambiare le sorti di Conan, il ragazzo del futuro, trasformando in un successo internazionale quel primo, trascurato capolavoro del maestro Hayao Miyazaki. Il racconto post apocalittico del bambino sperduto, cresciuto su un’isola dal nonno convinto che tutta l’umanità sia ormai estinta, conteneva già tutta la poetica dell’autore de La città incantata. Conan, il ragazzo del futuro fu una delle poche prove di Miyazaki nel mondo delle serie animate e il primo passo della sua filosofia verso il grande pubblico. Ora Amazon Prime Video ripropone quegli storici 26 episodi in versione integrale e restaurata.
Conan, il ragazzo del futuro e la filosofia di Miyazaki
Un mondo devastato dall’Uomo, la violenza che distrugge la vita degli innocenti, la pace e l’armonia come unica via di sopravvivenza per gli uomini. Tutti temi cari che Miyazaki svilupperà nella sua vasta e indimenticabile produzione per lo Studio Ghibli, sono già presenti come semi in Conan. «Nel mese di luglio dell'anno 2008, la razza umana sfiorò la completa estinzione» una voce nel prologo della serie ci immerge subito nel suo mondo post apocalittico. «In pochi istanti, le armi elettromagnetiche cancellarono più di metà degli esseri umani dalla faccia del pianeta. Il cataclisma causò uno spostamento traumatico dell'asse terrestre, e i continenti finirono quasi interamente sommersi dalle acque». I sopravvissuti furono costretti ad abbandonare le città e lo stile di vita consumistico per ricominciare a vivere nella natura. Conan viene cresciuto così, dal nonno, su un’isola remota, entrambi ignari che la civiltà, in qualche modo, sia sopravvissuta altrove. Un giorno, però, Conan trova sulla spiaggia una ragazzina priva di sensi, Lana. La giovane racconterà la verità al nonno e al nipote: altri umani sono scampati al disastro ma conducono esistenze miserabili, sottomessi dall’ultima città rimasta, Indastria, guidata da violenti tiranni. Ed ecco che i soldati di Indastria irrompono sull’isola, uccidono il nonno di Conan e rapiscono Lana, spingendo il bambino a partire con un catamarano improvvisato alla ricerca della ragazza. Carlo Cavazzoni, curatore della nuova edizione italiana, ha spiegato: «La denuncia (di Conan, ndr) è rivolta all’incapacità dell’essere umano di imparare dai propri errori e di commetterne dei nuovi, la speranza è invece rivolta alle giovani generazioni, ancora pure e incapaci di provare sentimenti quali l'odio e la brama di potere. Conan e Lana sono gli emblemi di questa speranza, sicuramente il loro amore innocente riflette le speranze di Miya-san verso un futuro migliore».
L’unica serie animata di Hayao Miyazaki
Conan, il ragazzo del futuro uscì in Giappone, sulla rete NHK, col titolo di Mirai shōnen Konan, il 4 aprile 1978. La serie durò fino al 31 ottobre seguente e fu un flop colossale per Miyazaki, Keiji Hayakawa e Isao Takahata, creatori del progetto. I motivi di questo fiasco storico furono principalmente quattro:
- La NHK non era affermata, all’epoca, nel mercato degli anime;
- La serie fu trasmessa nel tardo pomeriggio, in concorrenza con grandi successi televisivi;
- Il romanzo di Alexander Key da cui la serie è tratta non era famoso in Giappone;
- La programmazione di Conan iniziò mentre la serie era ancora in fase di lavorazione e la trasmissione fu spesso rimandata.
A salvare questo primo e unico capolavoro di Hayao Miyazaki nel mondo delle serie animate fu il mercato estero, che rispose subito con entusiasmo alla storia del ragazzo del futuro. In Italia Conan arrivò nel 1981 con la sigla, ormai cult, di Giorgia Lepore (chiamata, nei credits, George Lepore) e, nonostante una programmazione a singhiozzo e spesso disordinata, Conan si conquistò un posto d’onore nei cuori dei giovani spettatori. Dopo l’Italia, l’anime di Miyazaki e Takahata sbancò in Inghilterra, Portogallo, Francia, Spagna, Russia, Corea del Sud e Arabia Saudita dove, eccezionalmente, fu censurata pochissimo. Un successo che ha portato, oggi, a riscoprire la serie e a riproporla sia in streaming su Amazon Prime Video, che in Blue Ray con un cofanetto, prezioso, corredato da un doppio vinile dell’intera colonna sonora originale.
Un romanzo distopico d’autore
«Conan è una serie che penso abbia ancora molto da insegnare» ha raccontato Carlo Cavazzoni, «sia a quelli che lo hanno già visto e che vogliono rivivere quell’esperienza, sia a chi non lo ha mai visto e si avvicina per la prima volta a questo mondo (quello degli anime, ndr), che per tanti motivi, rimane ancor oggi, magico ed unico». Conan non è solo l'opera prima seriale di un grande maestro, è anche un lucidissimo racconto distopico d’autore. Ispirato da The Incredible Tide di Alexander Key, Conan tratta i temi tipici della distopia classica, quelli che oggi ci appaiono tanto attuali e profetici. La crisi climatica coi suoi tsunami e la distruzione di interi continenti, le armi da guerra capaci di estinguere la vita sul pianeta, l’industrializzazione selvaggia e le ingiustizie sociali da essa causate. Tutti problemi che appaiono insormontabili ai nostri occhi ma ai quali Miyazaki contrappone la forza delle giovani generazioni e dei loro valori: coraggio, onestà, libertà. Attraverso la sua struggente ed emozionante narrativa, Miyazaki raccontava, quarant’anni fa, il mondo di oggi drammaticamente diviso tra generazioni in lotta per il proprio futuro. Protagoniste e vittime di una società sempre più sull’orlo del baratro, all’ombra del riscaldamento globale.
I film di Miyazaki che consigliamo
- Nausicaa della Valle del vento (1984)
- Laputa - Castello nel cielo (1986)
- Il mio vicino Totoro (1988)
- Principessa Mononoke (1997)
- La città incantata (2001)
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