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Coronavirus e scuole chiuse: come sopravvivere alla chat delle mamme
Le scuole sono chiuse per il coronavirus ma le chat delle mamme non vanno in quarantena, anzi: sono più intasate che mai. Perché, si sa, «i figli vengono prima di tutto e di tutti e guai a chi prova a toccarli». Ecco qualche consiglio per sopravvivere ai gruppi WhatsApp delle mamme e non lasciarsi trascinare dalla corrente di messaggi.
1. Affrontare l'ipocondriaca
Con l’aumentare del numero di persone in quarantena e con il provvedimento del governo sulla chiusura delle scuole “in via prudenziale”, la mamma ipocondriaca dà il meglio di sé: tempesta di messaggi allarmistici sul suo stato di salute e quello del figlio. Fate un bel respiro e buttatevi su Google alla ricerca di fonti ufficiali da condividere in chat per tranquillizzarla e renderla innocua per sé e per gli altri.
Il complotto
Il decreto del governo divide ancora di più realisti e complottisti, convinti che sia tutto un escamotage delle case farmaceutiche per vendere nuovi vaccini o che sia peggiore una banale influenza. Bombardateli senza pietà con i link ufficiali del governo e dell’OMS.
Il retroscena
Ha letto che i casi a oggi sono 3089, i morti 107 e 276 i guariti. È preoccupata perché ha parlato con l’amica di sua cugina che a sua volta ha parlato con un medico di Milano che le ha detto «la situazione è drammatica» e ha sentito dire che la bambina di una scuola vicina è infetta. È confusa e che non sa più a chi dare retta. Neutralizzate il suo pippone con un laconico “ok” o con un pollicione alzato.
La proposta indecente
Sa che siamo in stato d’emergenza ma questo non le impedisce di lanciare l’idea di organizzare un bell’incontro a casa sua con tutti i bambini «per capire meglio come agire». Non vi resta che lasciare la nave affondi da sola e abbandonare il gruppo.
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