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Come possiamo ridurre il consumo di petrolio?
Negli anni Settanta, la risposta italiana allo shock innescato dal rincaro del petrolio fu “Domenica in”, una trasmissione nata per convincere gli italiani a rinunciare alla gita domenicale e restare a casa incollati alla TV. Se cinquant’anni fa era possibile pensare a un mondo meno dipendente dal petrolio, oggi, nell’era dei travel blogger, suona quasi surreale. Eppure, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, domeniche senza auto e targhe alterne potrebbero tornare: c’entrano anche la guerra in Ucraina e la ricerca di maggiore sostenibilità in ambito energetico.
I passi verso la sostenibilità
Per far funzionare il nostro mondo abbiamo bisogno di 100 milioni di barili di petrolio al giorno. Ma, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, se cambiamo le nostre abitudini possiamo arrivare a ridurre il consumo di petrolio di circa 2,7 milioni di barili al giorno nel giro di quattro mesi. Il 2,7% potrebbe sembrare poco, ma, per avere un’idea, si tratterebbe di una quantità equivalente a più della metà delle esportazioni dalla Russia, terzo produttore mondiale di petrolio.
Per raggiungere l’obiettivo di una minore dipendenza energetica dal petrolio, cittadini e governi potrebbero seguire dieci semplici punti. «Questi sforzi ridurrebbero la fatica percepita dai consumatori di tutto il mondo per l’aumento dei prezzi, diminuirebbero i danni economici, ridurrebbero i ricavi degli idrocarburi della Russia e aiuterebbero a spostare la domanda di petrolio verso un percorso più sostenibile», fa sapere l’Agenzia internazionale per l’energia.
Alcune misure segnalate dall’organismo internazionale sono eredi delle soluzioni adottate in pandemia: lavorare tre giorni alla settimana in smart working, ad esempio, fa risparmiare circa 500 mila barili al giorno. Altre proposte, invece, hanno un sapore più revival, come la riduzione dei limiti di velocità sulle autostrade di almeno 10 km/h, le domeniche senza auto nelle città e circolazione a targhe alterne.
Un modo per colpire la povertà
Risparmiare sul costo della benzina e aggirare il rischio di povertà è possibile solo se esistono soluzioni che consentano di lasciare l’auto parcheggiata nel garage. Per questo, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, è necessario rendere più economici i trasporti pubblici e incentivare passeggiate a piedi e in bicicletta. È importante favorire anche il car sharing e adottare una serie di buone pratiche per diminuire il consumo di benzina, ad esempio riducendo l’uso dell’aria condizionata. Un sistema di guida efficiente dovrebbe essere esteso anche ai camion che trasportano merci e favorire l’utilizzo di mezzi elettrici.
Riscoprire il treno ed evitare l’aereo consente di risparmiare circa 40 mila barili di petrolio al giorno. In generale, l’Agenzia internazionale per l’energia raccomanda di evitare viaggi in aereo e di ricorrere alle riunioni virtuali quando possibile. Il proseguire della guerra in Ucraina potrebbe trasformare questi consigli in misure obbligate. Una cosa, però, è certa: come sottolinea l’Agenzia internazionale per l’energia, «anche prima dell'invasione russa, le scorte di petrolio dell'industria si stavano esaurendo rapidamente». Insomma, essere sostenibili non è più una scelta, ma una necessità.
I dieci punti dell’Agenzia internazionale per l’energia
- Ridurre i limiti di velocità sulle autostrade di almeno 10 km/h;
- Smart working per tre giorni alla settimana;
- Domeniche senza auto nelle città;
- Rendere più economici i trasporti pubblici e incentivare passeggiate a piedi e in bicicletta;
- Circolazione a targhe alterne nelle grandi città;
- Car sharing e buone pratiche per ridurre il consumo di carburante;
- Promuove una guida efficiente per i camion che trasportano merci;
- Utilizzare treni ad alta velocità e notturni al posto degli aerei;
- Evitare i viaggi aerei di lavoro quando esistono soluzioni alternative;
- Promuovere l’uso di veicoli elettrici e più efficienti.
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