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I tre consigli di Andrea Camilleri
Andrea Camilleri è uno degli scrittori italiani più noti, tanto che le sue opere - vendute in ben 10 milioni di copie - sono state tradotte in centoventi lingue: scomparso di recente, nel luglio del 2019, ha lasciato ad imperitura memoria di sé una folta produzione letteraria. I racconti e i romanzi di maggior successo dell'autore siciliano sono quelli che hanno come protagonista il commissario Montalbano, divenuto particolarmente popolare grazie alla fortunata serie televisiva che lo vide interpretato da Luca Zingaretti.
Camilleri divenne negli anni una figura di spicco nel panorama culturale italiano, con frequenti incursioni anche in quello politico: difficile da relegare unicamente all'ambito letterario, l'autore ha vissuto peraltro un cammino verso il successo non dei più ordinari. Inizia la sua carriera in Rai come regista per poi approdare alla letteratura, alle serie tv e a teatro con lo spettacolo Tiresia.
Il consiglio di Andrea Camilleri
E' arcinota la predisposizione di Andrea Camilleri per l'ordine, incarnata in particolare nella sua puntuale abitudine a vestirsi di tutto punto nella quotidiana pratica di scrittura. Anzi, per citare Fiorello nella sua celebre imitazione dell'autore siciliano, possiamo considerarla una vera e propria "vocazione": le parole del comico erano riferite al vizio del fumo (che sempre ha attanagliato Camilleri), ma ben si adattano anche all'attitudine all'ordine.
Camilleri non ha mai fatto segreto della caratteristica routine che gli ha permesso di dar vita al vivido immaginario dei propri racconti:
• Sveglia alle sei
• Precisa sbarbatura
• Vestirsi in perfetto ordine
Dalle sette alle dieci del mattino nel suo studio riecheggiano fitti i tasti del computer su cui scrive, con le note dell'amato jazz che sembrano galleggiare sulle nuvole del perenne fumo di sigaretta. Dalle frasi dello stesso Camilleri cogliamo l'amore per una routine chiara e ispiratrice: «L'ordine è tutto. Lo pretendo da me stesso e dal luogo che abito. Come non riesco a scrivere in pigiama e ciabatte, così mi piace che tutto quanto c'è intorno a me sia a posto».
Cosa ci insegna Andrea Camilleri?
L'insegnamento che possiamo cogliere dal maestro Camilleri trascende ovviamente il semplice gesto del vestirsi di tutto punto: parla, più in profondità, di una ricerca personale volta al superamento dell'inerzia tipica della pigrizia, al fine di operare grazie all'ordine un cambiamento nelle pratiche che riconosciamo come tossiche, e che pur fatichiamo a vincere. Ma anche, più semplicemente, spiega come sia fondamentale partire dal piccolo per essere in grado di avere potere sul grande.
Per questo sarebbe sbagliato derubricare il gesto del vestirsi bene a mera metafora: correremmo il rischio di ritornare sui nostri pigri passi e ricadere nei medesimi meccanismi. Perché se troviamo la forza di volontà per vestirci di tutto punto anche quando siamo a casa - nel caso di Camilleri, a scrivere - pur sapendo che non dovremo incontrare nessuno, allora avremo davvero incrinato un sistema abitudinario spesso vizioso. E i risultati di un simile cambio di rotta saranno in grado di influenzare il nostro modo di vivere, di lavorare, di rapportarci con gli altri e sopratutto con noi stessi.
Vestirsi di tutto punto per Andrea Camilleri
Se il vestirsi di tutto punto è un modo per Camilleri per raggiungere la serenità che solo l'ordine è in grado di garantirgli, diverse sono le pratiche che mirano (con meccanismo simile) allo stesso fine. Già per lo stoico Zenone, il sapiente è colui che riesce a comprendere l'ordine del cosmo, traducendolo in un rassicurante ordine personale garanzia di un comportamento analogo a quanto suggerito da quello superiore, senza falle né oscillazioni.
Per tornare ai giorni nostri, ben più prosaico ma altrettanto interessante è il messaggio di Marie Kondo: la scrittrice giapponese, divenuta celebre grazie alla serie su Netflix Facciamo ordine con Marie Kondo, non fa che dire, con parole diverse, quel che Camilleri raccontava con la sua routine. In un'epoca caratterizzata da una distraente indigestione di contenuti e input, mettersi a fare ordine in casa e su sé stessi è la stoica via per la serenità.
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