bullismo
Un adolescente italiano su due subisce atti di bullismo
Un adolescente su due ha dovuto subire atti di bullismo e 7 su 10 non si sentono al sicuro sul web. Sono sconfortanti i dati che emergono dall’'Osservatorio Indifesa 2021 realizzato da Terre des Hommes e OneDay, con l'aiuto di ScuolaZoo e delle sue community. Uno studio che ha coinvolto più di 1.700 ragazzi e ragazze (età 14-26) in tutta Italia. A unire tutti, o quasi, è un condiviso sentimento di angosciante solitudine: l’88% dei ragazzi dichiara di sentirsi solo o molto solo. Poco rallegra sapere che il trend è in diminuzione: la stessa risposta lo scorso anno fu data dal 93% dei giovani italiani. Ne vien fuori un quadro di una generazione segnata in modo devastante dalla pandemia.
Il bullismo online e offline e le altre minacce sui giovani
Per il 68% dei giovani che hanno partecipato al sondaggio la minaccia più temuta quando si è online è il cyberbullismo, seguito dal revenge porn (60%), il furto di identità (40,6%), lo stalking (35%). Tra le cause della comune solitudine il 31% dice di non sentirsi ascoltato in famiglia e il 30% non si sente amato, mentre il 29,2% non frequenta luoghi di aggregazione. «Due anni di pandemia hanno portato ad un forte aumento dei disturbi psicologici e psichiatrici tra i più giovani. Un disagio che gli adulti non possono più fare finta di non vedere. Il bonus psicologo poteva essere una risposta temporanea a tale emergenza; tuttavia, l’assistenza psicologica per gli adolescenti dovrebbe essere una misura strutturale che assicuri una maggior attenzione per la salute mentale di ragazzi e ragazze», ha affermato Paolo Ferrara, Direttore Generale Terre des Hommes Italia.
Bulli e bulle: le storie raccontate da VD
Molto spesso si immagina il “bullo” attraverso lo stereotipo del maschio aggressivo. Il bullismo femminile, però, è un fenomeno in crescita e VD ne ha parlato raccogliendo i racconti delle protagoniste, vittime e carnefici. A. ha raccontato le sua esperienza come vittima di una ragazza bulla quando è diventata volontaria per No Bullismo. «P. era la bulla che non ti saresti mai aspettato», spiega. «Era una bella ragazzina, la più bella della scuola. E anche la più brava. In classe tutti facevano ciò che diceva lei, ma appena si voltava, la insultavano. La cosa più strabiliante è che comandava anche i professori: decideva lei come studiare il programma, le gite da fare. I suoi atti di bullismo nei miei confronti iniziarono prendendomi in giro durante le interrogazioni, parlando nelle orecchie dei compagni e ridendo. Un giorno scoppiai in lacrime. Mia madre, che lavorava nella scuola, andò a parlare con una professoressa. Ci fu detto che certi atteggiamenti erano stati notati, ma che bisognava essere clementi con la ragazzina, perché i suoi genitori erano divorziati e lei non parlava più con la madre».
I consigli per i bulli e per le vittime
«Se un bullo mi chiedesse cosa fare gli direi di crearsi degli amici, di parlare con i propri gregari e di trovare il modo di essere amici senza prevaricare». Annalisa Battisti, psicoterapeuta fiorentina specializzata in disagi adolescenziali, ha spiegato a VDcosa vuol dire essere bulli e come uscirne. «Cooperando, imparando dagli altri e apprezzando le differenze degli altri, provando a mettersi nei panni degli altri e pensare che quel disagio che anche il bullo in determinate situazioni può provare lo provano anche gli altri».
Dove chiedere aiuto
- Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112.
- Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 199 284 284 oppure via Internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24.
- Puoi anche chiamare i Samaritans al numero verde gratuito 800 86 00 22 da telefono fisso o al 06 77208977 da cellulare, tutti i giorni dalle 13 alle 22.
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