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Un giorno di pioggia a New York: il ritorno di Woody Allen
Timothée Chalamet, Elle Fanning e Selena Gomez sono i giovanissimi protagonisti del film del 2019 di Woody Allen: Un giorno di pioggia a New York. La loro storia ci trasporta in una Manhatthan fuori dal tempo e dallo spazio, bagnata da un temporale che laverà via le maschere degli ignari protagonisti, in un’atmosfera teneramente anacronistica. Un film che vale la pena? Ni. Vediamo perché.
Woody Allen regista visionario?
C’è chi ritiene Woody Allen un genio, un visionario, chi, al contrario, lo ritiene sopravvalutato, ma è innegabile la sua eterna veste di re delle risata intelligente. Autoironia, sarcasmo e un pizzico di cinismo sono l’impronta autoriale del regista, riconoscibile quanto quella di uno Scorsese. Come dimenticare la sua costante presenza davanti alle telecamere? Allen è stato in grado di infondere la sua visione artistica attraverso la macchina da presa e la sua persona, adattando la propria psicologia al grande schermo rendendoli un tutt’uno.
In Un giorno di pioggia a New York l’alter ego adolescente di Woody Allen è il goffo e impacciato regista interpretato da Griffin Newman; la sua voce, gli occhiali, sono un inconfondibile rimando all’autore. La scena che lo vede protagonista mostra la ripresa di un bacio tra due attori ai quali, un giovane e imbarazzato Newman fornisce indicazioni. Questa piccola sequenza è un rimando alle riprese di Vicky Christina Barcellona, durante le quali Allen ha mostrato molte difficoltà a girare la scena del bacio tra Scarlett Johansson e Penèlope Cruz, scatenando l’ilarità di tutto il set.
La firma dramedy di Woody Allen
Sono proprio le caratteristiche antitetiche del dramma e della commedia a delineare le opere del regista (dramedy). Come dimenticare Prendi i soldi e scappa? Esempio chiaro e lampante dello stile di Allen.
Il film racconta di un giovane privo di capacità e ambizioni, ripudiato prima dai genitori, poi dal resto del mondo, che finisce per commettere piccoli furti e viene arrestato per aver rubato una caramella. Iconico l’utilizzo del mockumentary nelle finte interviste ai genitori del protagonista, mascherati da Groucho Marx per non farsi riconoscere.
Da Io e Annie a Un giorno di pioggia a New York
Nessun film ha definito la cifra stilistica di Woody Allen meglio di Io e Annie, una storia d’amore e di nervi, film che racchiude la quintessenza del regista e che gli è valso l’Oscar (assolutamente da recuperare se non l’avete visto). L’arte di Allen va di pari passo con la sua biografia cinematografica: momenti divertentissimi, momenti un po’ meno divertenti, costellati da sprazzi di genialità, come Il dittatore dello stato libero di Bananas.
Un giorno di pioggia a New York è un tenerissimo scivolone che fa parte dello spettro del personaggio goffo, ma tenace, di Allen. Purtroppo l’agrodolce comicità del regista non emerge dalla narrazione e le atmosfere del film riescono solo a stimolare la nostalgia di qualcosa di lontano, forse inevitabile vista l’età artistica di Woody Allen.
I 10 migliori film di Woody Allen
- Prendi i soldi e scappa (1969)
- Il dittatore dello stato libero di Bananas (1971)
- Io e Annie (1977)
- Manhattan (1979)
- Zelig (1983)
- Hannah e le sue sorelle (1986)
- Misterioso omicidio a Manhattan (1993)
- La dea dell’amore (1995)
- Harry a pezzi (1997)
- Vicky Cristina Barcelona (2008)