riscaldamento globale
Per gli scienziati dell'IPCC abbiamo solo otto anni per salvare il pianeta
È stato pubblicato il sesto rapporto dell’IPCC, il Gruppo Intergovernativo sui cambiamenti climatici. Secondo gli scienziati abbiamo solo otto anni per invertire la rotta e ridurre le emissioni. Se non lo faremo l’aumento delle temperature potrebbe raggiungere i +3,2°C. Secondo il rapporto IPCC servirà ripensare tutto o quasi: energia, edifici, trasporti, cibo. Mangiare meno carne per produrre meno metano.
Il rapporto dell'IPCC sul riscaldamento globale
Il riscaldamento globale sopra 1,5°C è quasi “inevitabile” ora, ma ci sono speranze di contenerlo se le nazioni cercheranno da subito di ridurre le emissioni di gas serra in questo decennio: è una delle conclusioni del gruppo di lavoro 3 del sesto rapporto dell’IPCC, il Gruppo Intergovernativo sui cambiamenti climatici. Gli scienziati hanno concluso che nel mondo sono in fase di progettazione troppe nuove centrali elettriche a carbone perché il riscaldamento sia contenuto entro limiti accettabili. Una soluzione suggerita dal gruppo di ricerca IPCC riguarda le nuove tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), che neutralizzerebbero le emissioni.
«Un’altra priorità – si legge nello studio – è la conservazione delle foreste. Sarà essenziale, inoltre, coltivare nuove vaste aree verdi, ripristinare suoli e paesaggi. Nessuna piantagione di alberi, però, potrà “annullare gli effetti delle continue emissioni di combustibili fossili». Se le azioni indicate dal gruppo di scienziati non saranno immediate il rischio concreto è che entro il 2030 il riscaldamento globale possa raggiungere i 3°C: in quel caso le conseguenze sarebbero catastrofiche. «Siamo a un bivio. Le decisioni che prendiamo ora possono garantire un futuro vivibile. Abbiamo gli strumenti per limitare il riscaldamento», ha dichiarato il presidente dell’IPCC, Hoesung Lee.
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