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E se trattassimo il covid-19 come un’influenza?

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I dati di questa ultima ondata di Covid-19 occupano le prime pagine della maggior parte dei grandi giornali nel mondo, generando enorme preoccupazione e appiattendo il dibattito. Allo stesso modo, però, sembra essere condivisa l’opinione (supportata dai fatti) che nella variante Omicron il virus sia molto meno letale della sua versione originaria. E proprio per questo alcuni scienziati stanno cominciando a chiedersi se il Covid-19 possa essere trattato in modo diverso, non come una pandemia ma come una malattia endemica, tenuta a bada dal vaccino. Con gli scienziati, anche alcuni governi europei provano a modificare la visione collettiva in modo da ridefinire (o abbandonare) alcune restrizioni. Tra questi Paesi ci sono la Spagna e il Regno Unito.

Il Covid-19 e la differenza tra malattia pandemica ed endemica

Sul dato di letalità del Covid-19 si sono soffermati anche scienziati italiani. Secondo il professor Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, «in questa ondata legata alla variante Omicron è allo 0,23%. Siamo ad una letalità molto vicina rispetto a quella che caratterizzava l’influenza prima dell’arrivo del Covid». Il Comitato Tecnico Scientifico ha confermato quanto suggeriscono i dati: l’immunologo Sergio Abrignani, membro del Cts, ha detto in un’intervista: «Questo virus è letale come l'influenza. Ci sono duecentomila nuovi contagiati al giorno e una media di duecento morti, con 1500 persone in terapia intensiva, ma sono molto meno preoccupato dell’anno scorso».

Secondo il virologo Massimo Andreoni «manca un po’ di strada, ma ci avviamo a passare dalla pandemia all’endemia». Qual è la differenza? Riportiamo qui una definizione fornita dall’Istituto Superiore di Sanità: «Una malattia si considera endemica quando l’agente responsabile è stabilmente presente e circola nella popolazione, manifestandosi con un numero di casi più o meno elevato ma uniformemente distribuito nel tempo». Sul concetto di malattia endemica si basano le iniziative dei governi di Regno Unito e Spagna.

Le richieste di Inghilterra e Spagna: il Covid-19 come un’influenza

Il primo ministro inglese Boris Johnson e il presidente del Governo spagnolo Pedro Sanchez vogliono cambiare le regole, trattando il Covid-19 come una comune influenza. Qualcosa con cui si convive. In particolare Johnson vuole ridurre l’autoisolamento da sette a cinque giorni e, secondo alcune voci, vorrebbe annunciare la fine delle restrizioni nel mese di marzo 2022. La Spagna lavora sostanzialmente nella stessa direzione. Il primo ministro Sanchez ha detto che «dobbiamo valutare l’evoluzione del Covid dalla situazione di pandemia vissuta finora verso quella di una malattia endemica», affermando che su questa differenza si può costruire «un dibattito che stiamo cercando di aprire a livello europeo».

Secondo quanto riportato da El Pais, uno degli obiettivi dell’esecutivo spagnolo sarebbe quello di rinunciare al conteggio giornaliero di casi per passare a un campione biostatistico che consenta di calcolare come si diffonde la malattia e tenerla sotto osservazione. Il dibattito polarizza già ora: la Germania ha immediatamente fatto sapere di non voler considerare il Covid come una malattia endemica. Il ministro della sanità tedesco Karl Lauterbach, anzi, ha chiesto nuove misure restrittive, non ritenendo quelle attuali sufficienti a sconfiggere la variante Omicron.

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