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1917, Sam Mendes e l'illusione del montaggio invisibile

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Sam Mendes ci racconta la Prima Guerra Mondiale attraverso l’esperienza di Shofield e Blake, protagonisti di una missione apparentemente impossibile: portare una lettera che salverà centinaia di vite, passando attraverso il fronte nemico. 1917 è un’entusiasmante lotta contro il tempo, la paura tiene con il fiato sospeso fino alla fine. Un’opera di cuore e di testa, emozionante e sorprendente che si muove come uno sguardo, lo stesso dei protagonisti, sugli orrori del conflitto mondiale. Sam Mendes sfrutta una regia immersiva avvalendosi della narrazione in prima persona per raccontarci la monumentale devastazione della Grande Guerra attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta.

1917 non è un war-movie qualsiasi

Sam Mendes opta per una tematica molto amata nel cinema hollywoodiano: la guerra, che attraverso l’avvento degli effetti speciali e il budget sempre crescente ha fatto sì che la storia dei conflitti mondiali potesse essere resa con tutta la grandiosità e l’impatto visivo che abbiamo amato in, ad esempio, Salvate il soldato Ryan. Ma 1917 ha entusiasmato la critica e la giuria dei Golden Globes 2020 per un aspetto in particolare: il montaggio invisibile.

1917 di Sam Mendes è candidato agli Oscar
1917 di Sam Mendes è candidato agli Oscar

Una tecnica che raggiunge l’apice della sua notorietà nella Hollywood degli anni ‘60.Si tratta di una scelta tecnica di regia e montaggio che rende impercettibili gli stacchi tra una sequenza e l’altra facendo sembrare il film un unico piano sequenza. Cos’è un piano sequenza? Lunghe riprese senza stacchi, una tecnica difficile e rischiosa, che presuppone un’ impeccabile preparazione di tutto il team, dal regista agli attori.

Cos'è il montaggio invisbile di 1917?

Quando parliamo di montaggio invisibile facciamo riferimento alla creazione di un puzzle metaforico dove i pezzi combaciano alla perfezione creando un’immagine all’apparenza unitaria. Le caratteristiche che definiscono questa tecnica sono notoriamente: la chiarezza, la causalità spaziale, la linearità e impercettibilità dei cambi di inquadratura. La commissione dei Golden Globes 2020 è rimasta incantata dalla magica performance di Sam Mendes, ma vediamo un po’ cosa si nasconde dentro al cilindro del regista.

1917 di Sam Mendes ha vinto ai Golden Globes 2020
1917 di Sam Mendes ha vinto ai Golden Globes 2020

Perché il piano sequenza di 1917 in realtà è un montaggio perfettamente invisibile reso grazie a una triplice illusione: il raccordo sul movimento, che congiunge la prima sequenza con la seconda seguendo il movimento della prima; il raccordo sull’asse, che filma le due scene sullo stesso asse; e il raccordo di posizione, dove i soggetti ripresi devono mantenere la medesima posizione nelle due sequenze.

Il montaggio invisibile nel cinema

Già queste poche indicazioni sono abbastanza esplicative della complessità dell’opera, ma difficilmente saranno eloquenti quanto vederle messe in atto. 1917 è un'opera assolutamente imperdibile e una testimonianza di quanto il cinema sia ancora vivo e capace di osare come in passato. D'altronde, proprio dai classici Sam Mendes ha tratto la sua tecnica, che ha impegnato grandi registi e opere che, almeno in un caso, ha portato dritta all'Oscar per miglior film.

Benedict Cumberbatch in 1917 di Sam Mendes
Benedict Cumberbatch in 1917 di Sam Mendes

Il favoloso Nodo alla gola di Alfred Hitchcock, opera che ha fatto la storia per aver utilizzato solo 11 piani sequenza per creare un capolavoro della suspense di cui il regista era (ed è) il re indiscusso (considerando le tecnologie del 1948, siamo davanti a un’incredibile opera d’arte); Timecode e, soprattutto, Birdman. La straordinaria prova d’artista di Sam Mendes gli garantirà l’Oscar come fece con Inarritu? Lo scopriremo tra due settimane.

I film di Sam Mendes


  • American Beauty (1999)
  • Era mio padre (Road to Perdition) (2002)
  • Jarhead (2005)
  • Revolutionary Road (2008)
  • American Life (Away We Go) (2009)
  • Skyfall (2012)
  • Spectre (2015)
  • 1917 (2019)

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