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L’inquinamento atmosferico uccide 13 persone al minuto

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Ogni minuto, l’inquinamento atmosferico uccide 13 persone, mentre nove persone su 10 respirano smog. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), l’aria che respiriamo è tra le principali cause di insorgenza di tumori ai polmoni, malattie cardiache e ictus: l’inquinamento non è una minaccia solo per l’ambiente.

L’Italia dell’inquinamento

In Italia si registrano i livelli più letali di inquinamento dell’aria. Secondo uno studio, condotto nel 2019 dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), le morti premature legate all’inquinamento sono state 63.170. Si tratta di morti che si sarebbero potute evitare se il nostro Paese avesse rispettato le linee guida sull’ inquinamento dell’aria dettate dall’Oms.

Un altro studio, pubblicato su The Lancet, ha concluso che, in Italia, l’inquinamento fa più vittime degli incidenti stradali. La capitale europea per morti da inquinamento è Brescia, al primo posto per decessi dovuti alle polveri sottili. Nelle prime venti posizioni ci sono Vicenza, Saronno, Milano, Treviso, Padova, Como, Cremona e Busto Arsizio. Il presidente di Legambiente Stefano Ciafani ha commentato così la situazione italiana: «L’Italia è in ritardo nel fronteggiare il problema dell’inquinamento atmosferico e deve fare molto di più in termini di misure e interventi strutturali. Serve un piano strategico».

Abbiamo approfondito il tema a questo link.

L'emergenza invisibile dell'inquinamento atmosferico

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