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I festival musicali stanno tornando davvero – e non aspettavamo altro

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Siamo a febbraio 2021, l’Italia è divisa in colori e il grido d’amore: «Mi manchi come un concerto» affidato a una bomboletta spray nera e a un cartellone dimenticato sul lungomare livornese, racchiude tutta la nostalgia di una generazione che aspetta solo di tornare a ballare e a cantare come si deve. Un anno dopo la pandemia è ancora in corso insieme alle restrizioni, ma comincia il conto alla rovescia per tornare a riempire i locali, togliendo le mascherine e senza più il divieto di ballare. Maggio 2022: finalmente si torna sotto il palco e la consolle per ballare in libertà, e non aspettavamo altro.

La crisi del settore spettacolo

Tra tutti i settori dello spettacolo, quello dei concerti dal vivo ha sofferto di più a causa dello stop imposto dalla pandemia di Coronavirus. La perdita complessiva rispetto al 2019 si aggira attorno all’86,7%. Nel primo semestre del 2020 sono andati persi circa 188 milioni di euro. Con questi numeri, i ristori messi in atto dal governo si sono rivelati insufficienti per consentire, almeno, di far boccheggiare un settore in crisi già prima del Covid. Tanto da spingere in molti a cambiare mestiere: secondo la Fondazione Centro Studi Doc, a fine emergenza Coronavirus, un quinto dei lavoratori avrebbe abbandonato il mondo dei concerti. La crisi ha colpito soprattutto le donne e i lavoratori tra i 30 e i 50 anni con una famiglia a carico o con un mutuo, che non possono magari contare su un secondo lavoro più stabile.

Dopo gli eventi rimandati nel 2020 e nel 2021, quest’estate il settore potrebbe tornare a respirare. Tra decine di concerti sold out in Italia e in Europa, l’offerta di eventi cresce del 64%. E fa sperare in una ripresa del settore, dopo due anni di dissanguamento.

Il ritorno del 2022 per i fan

I festival e i concerti, parte della normalità di molti di noi, ci sono mancati come poche altre cose. «Avevo preso i biglietti per il Primavera Sound di Barcellona 2020 già a settembre 2019, vado tutti gli anni e per me è quasi un rito,» racconta Daniele. «Dopo due anni in cui è stato rimandato, finalmente io e i miei amici torniamo come da tradizione, e credo che aggiungeremo qualche appuntamento anche in Italia, anche noi siamo pieni di festival che meritano il viaggio».

«A causa del lavoro che è ripartito dopo due anni difficili, quest’estate non potrò per motivi di tempo permettermi di fare vacanze troppo lunghe,» spiega invece Alessandra. «Da giugno a settembre ho già programmato di andare almeno a un paio di festival al mese per unire la voglia di stare al mare almeno per qualche giorno con la mia passione per la musica dal vivo,» spiega Nina. Anche Greta è d’accordo. «Da tanti anni ormai, quando posso unisco le vacanze estive con il piacere di partecipare a un festival. L’interruzione degli eventi live per la pandemia ha generato un black out emotivo e sociale di cui ho avuto molta paura. Tornare a vivere la musica dal vivo insieme a migliaia di persone è una riconquista preziosa: questa estate ho già in programma tre festival italiani!»

Ortigia Sound System - foto di Giacomo De Caro
Ortigia Sound System - foto di Giacomo De Caro

Il mito di Ortigia Sound System, uno dei più attesi festival italiani

L’edizione dell’Ortigia Sound System dell’anno scorso, andata in scena in una versione parzialmente ridotta per rispondere alle misure anti-covid, si intitolava “Ritornerai”. Una sorta di previsione, un augurio, una promessa: mantenuta, perché molti di coloro che hanno vissuto l’edizione 2021 torneranno quest’anno da tutta Europa. Il tema dell’ottava edizione dell’Ortigia Sound System è il Mito, o meglio, un nuovo Mito che proietti verso una nuova narrazione dei luoghi e dei territori in cui Oss è nato e continua a intrecciare la sua proposta musicale e culturale con un’isola magica: la Sicilia.

Dal 27 al 31 luglio Ortigia, la parte più antica della città di Siracusa e patrimonio mondiale dell'umanità per l’UNESCO, ospiterà tra le sue vie che portano sempre verso il mare, tra gli odori del suo mercato e il sole che riflesso sulle pietre chiare della piazza principale crea una luce magica tutta siciliana, concerti, djset, talk e molto altro. Torneranno anche gli incredibili boat parties che avevamo lasciato nel 2019 e che permetteranno di ballare alla luce del tramonto guardando l’isola dal mare, e gli after a km0 aspettando l’alba, con artisti del calibro di Tangerine Dream, Overmono e la producer techno Kelly Lee Owens, e con performance dalla musica sperimentale all’elettronica, passando per sonorità pop e jazz.

«Finalmente quest’anno arriverà quello che avevamo iniziato a preannunciare nel 2021,» annuncia il founder e direttore creativo Enrico Gambadoro. «Un festival senza barriere e senza limiti, il ritorno a un modo di vivere gli spazi, gli scenari, i paesaggi del festival pienamente immersi e con quel senso di libertà che lo ha sempre contraddistinto.» Dallo psych pop dei Vanishing Twin e quello di Lyra Pramuk, al ritorno anche di Eva Geist e Lamusa II, che per l’occasione si esibiranno insieme a John Talabot, fino al dj set speciale di 7 ore a cura di Paquita Gordon e Francesco Del Garda, forse ci si stuferà di ballare. O forse, anche quest’anno, non sarà abbastanza da farci cambiare destinazione nel 2023.

Ortigia Sound System - foto di Glauco Canalis
Ortigia Sound System - foto di Glauco Canalis

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Ortigia Sound System, di cui VD sarà media partner, per raccontarvi il meglio del festival e dell’isola che lo ospita.

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