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Come ottenere una vita felice, passo per passo

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Scegliete la villa con piscina a dieci minuti dal centro città. Quella che il vostro agente immobiliare vi ha consigliato perché perfetta adesso che state per diventare genitori. Quella che si abbina perfettamente alla tappezzeria della vostra station wagon e al colore delle vostre giacche. Scegliete il maxischermo che avete visto alla pubblicità e compratelo a rate. Fatelo proprio ora, oggi che, a piccoli sorsi, si può comprare anche la felicità.

Il lavoro dei sogni per una vita felice

Scegliete di fare il sales controller, seguendo i consigli del Sole 24 ore, e di veder schizzare la vostra retribuzione annua a 70mila euro. Ma potete pure accontentarvi di fare il project engineer e di guadagnare 55mila euro all’anno, ma solo a patto di usare l’inglese per indicare la vostra professione, “ingegnere progettista” potrebbe farvi perdere già qualche migliaia di euro. Ma se volete essere davvero felici con poco, fate il growth hacker. Esperto dell’area digital, in grado «di comprendere ed applicare le strategie di prezzo, capace di attivare una strategia di copywriting persuasivo, conosce i vantaggi dell’outbound e dell’inbound marketing. Allo stesso tempo, però, stando a quanto riportato dal Sole 24 ore «è anche un analista di mercato, sa gestire campagne pubblicitarie e, infine, è anche un programmatore che sa applicare i principi di automazione e che conosce gli strumenti e le tecnologie». Insomma, scegliete di essere un tuttofare digital. Il vostro stipendio, secondo Page Group, partirebbe da 27mila euro l’anno per arrivare nel giro di 3-5 anni a 50-60mila euro. Non male per essere felici. E come arrivare a questi lavori?

Gli studi giusti per una vita felice

Scegliete Ingegneria per diventare il migliore project engineer in circolazione. Oppure Medicina, meglio ancora Economia, così da poter entrare nel magico mondo dei sales manager. Ma solo dopo aver concluso un brillante ciclo di studi al liceo classico. Se prendete lo scientifico rischiate di essere un po’ meno felici dopo. Secondo il rapporto Almalaurea, i laureati infatti lavorano di più dei diplomati: nel 2018, il tasso di occupazione della fascia d’età 20-64 è pari al 78,7% tra i primi, rispetto al 65,7% dei secondi. E guadagnano anche di più: il 38,5%. Il primo passo per una vita felice. Tra i laureati magistrali biennali del 2013, intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo, quelli meglio occupati sono i laureati in ingegneria, economia-statistica e professioni sanitarie: tutti sopra all’89%, contro una media dell’85,6%. Difficile il percorso per chi ha, invece, scelto gli ambiti giuridico, letterario, geo-biologico e psicologico.

Una vita piena parte dall’infanzia

La felicità si costruisce mattone dopo mattone. Ecco perché dovete scegliere di farvi iscrivere a una scuola privata e ancora prima a un asilo per soli bambini italiani, perché, si sa, l’Italia non è un paese razzista ma preferisce non mescolare troppo le carte in tavola. Sceglietevi gli amici giusti, quelli che già a cinque anni hanno un posto assicurato al Mensa, almeno a sentire i genitori orgogliosi. Scegliete di nascere in una famiglia ricca, una di quelle in cui papà si sveglia tutte le mattine per controllare gli indici di borsa sul giornale, mentre mamma rimane a bere caffè sul balcone nella sua nuova biancheria di seta mentre commenta le nuove crisi in Medio Oriente. Ma soprattutto scegliete di nascere uomo, etero e bianco. Scegliete la vita.

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