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Le registe italiane alla conquista del cinema
L'assenza di Greta Gerwig tra i candidati all'Oscar 2020 per la Miglior Regia ha fatto scalpore e sollevato qualche polemica di troppo, anche tra la stampa italiana di settore. Eppure il suo Piccole donne concorreva in altre categorie - come Miglior costume e Miglior film - quindi perché accanirsi tanto? Non sarebbe meglio sollevare questioni del genere per il nostro Paese? Le registe italiane esistono, ma sono poche rispetto agli uomini e troppo poco valorizzate. Eppure le nostre donne registe sono amate in tutto il mondo. La stessa Academy ha dato, nel 2019, il Premio Oscar alla Carriera a Lina Wertmüller.
Alice Rohrwacher: è nostra L'amica geniale
Alice Rohrwacher, che nel 2018 ha vinto, con Lazzaro Felice, la Migliore sceneggiatura al Festival di Cannes, dove nel 2014 aveva conquistato il Grand Prix Speciale della Giuria per Le Meraviglie, è tra le registe italiane, o meglio internazionali, più amate dai grandi registi. Alice Rohrwacher, che tra gli ultimi progetti firma due episodi della serie Rai L’amica geniale – Storia del nuovo cognome, è tra le registe preferite da Martin Scorsese e il neo-Premio Oscar Bong Joon-Ho l’ha inserita tra i 20 registi emergenti «che cambieranno il nostro immaginario nei prossimi 20 anni» definendo il suo Lazzaro Felice «un incredibile miracolo cinematografico».

Lo stesso film che il The Guardian ha indicato al terzo posto tra i 50 titoli del 2019 dopo The Irishman e Storia di un matrimonio, ma che ha incassato al botteghino italiano solo 489 mila euro, adombrato da una comunicazione e promozione che supportava esclusivamente Dogman di Matteo Garrone - in sala la settimana precedente -, film che l'Italia nel 2018 ha scelto per la corsa agli Oscar e che, come prevedibile, non è arrivato neanche alla nomination.
Paola Randi e la Luna nera
Parlando di mancate candidature tralasciamo Greta Gerwig e pensiamo ai David di Donatello 2019 in cui è rimasta senza alcuna candidatura Paola Randi per Tito e gli alieni, un film italiano di genere fantascientifico ambientato in America, nel deserto del Nevada. Vera chicca cinematografica in cui si incontrano scienza e poetica. Un film erroneamente rivolto, semore secondo la comunicazione, ad un esclusivo target di pubblico molto piccolo. «Da sempre sono convinta che la scienza dia una chiave di lettura della realtà straordinaria, filosofica e esistenziale. Io ho una sorella scienziata, lei studia come comunicano le cellule fra loro e come migrano. Lei fa ricerca, io racconto storie, in qualche modo siamo su posizioni antitetiche. Mi piaceva raccontare l'elaborazione del lutto visto attraverso queste due posizioni, la sua più concreta e analitica incarnata dall'adolescente Anita e la mia, più vicina a quella di Tito», spiega Paola Randi a La Repubblica.

Paola Randi, che ha alle spalle anche cortometraggi favolosi, è tra le registe che hanno diretto la terza serie italiana targata Netflix. Accanto a lei nella regia di Luna nera ci sono Francesca Comencini e Susanna Nicchiarelli. Quest’ultima con Nico, 1988, sugli ultimi anni di vita di Christa Päffgen, ha vinto 4 David di Donatello e ha trionfato alla Mostra del Cinema di Venezia sezione Orizzonti.
Le registe italiane da tenere d'occhio
A collaborare con Netflix c'è anche Letizia Lamartire, giovanissima da tenere d’occhio, che firma alcuni episodi di Baby ed è al lavoro sul biopic dedicato a Roberto Baggio, Il divin codino, disponibili da inizio 2021. Letizia Lamartire si occupa di musica e montaggio, ha diretto diversi cortometraggi, è stata aiuto regia di Alessandro Piva e il suo primo lungo, Saremo giovani e bellissimi è del 2018, storia del rapporto simbiotico tra una madre ex pop star e il figlio chitarrista. Il cinema italiano ha tante registe donne e alcune molto giovani, tra queste anche Francesca Mazzoleni che ha portato sul grande schermo Succede, tratto dal successo letterario di Sofia Viscardi, popolarissimo tra i teenager d’oggi.

Il cinema italiano ha tante registe donne e alcune molto giovani, tra queste anche Francesca Mazzoleni che ha portato sul grande schermo Succede, tratto dal successo letterario di Sofia Viscardi, popolarissimo tra i teenager. Alcune donne del nostro cinema non nascono registe ma lo diventano. Questo è il caso recentissimo di Michela Cescon, attrice straordinaria e cangiante che a fine gennaio 2020 ha debuttato dietro la macchina da presa con Occhi blu, noir che scivola tra le pieghe di una Roma metropolitana, nervosa e violenta, in cui dirige nel ruolo da protagonista Valeria Golino. La prossima stagione cinematografica porterà sul grande schermo molti lavori delle registe italiane, ve ne segnaliamo alcuni da tenere d'occhio.
Film in uscita di registe italiane
- Tornare di Cristina Comencini
- Letto n.6 di Michela Cocozza
- Fellini degli spiriti di Selma Dell’Olio
- Maledetta primavera di Elisa Amoruso
- Guida romantica a posti perduti di Giorgia Farina
- Le sorelle Macaluso di Emma Dante
- Le assaggiatrici di Cristina Comencini