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Parte il Green New Deal. L'Europa prova fermare il riscaldamento globale

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La Commissione Europea ha presentato il tanto atteso pacchetto di riforme tese a contrastare il riscaldamento globale che – negli ultimi giorni – sta presentando già disastrosi effetti. Si tratta di un progetto ambizioso dal titolo Fit for 55, dove la cifra sta per la percentuale di emissioni che i paesi europei dovranno tagliare entro il 2030: 55% in meno rispetto al 1990. La neutralità carbonica dovrà essere raggiunta entro il 2050. Si parla di neutralità carbonica quando le emissioni sono pari a zero, o meglio quando le emissioni sono pienamente assorbite da un’adeguata compensazione (ad esempio, se la mia attività prevede l’emissione di una tonnellata di CO2, deciderò di piantare un numero di alberi che assorba del tutto le mie emissioni per rendere la mia attività carbon neutral).

Fit for 55, le misure contro il riscaldamento globale

Il piano FF55 contro la crisi climatica e il riscaldamento globale prevede il rilancio e l’estensione del piano Emissions Trading System, creato nel 2004 ma in sostanza ancora poco utilizzato. Il sistema limita le emissioni delle centrali energetiche e delle industrie europee, e prevede che le quote possano essere scambiate tra le industrie. Ad esempio: uno stabilimento nel sud Italia, altamente inquinante, può scambiare quote di emissioni da uno stabilimento virtuoso in Polonia. In questo modo è stabilito un tetto massimo europeo, da ridurre progressivamente ogni anno. Grazie al nuovo piano FF55 il modello ETS sarà esteso anche al settore dei trasporti e dell’edilizia.

Automobili, in arrivo una svolta

Dal 2035 sarà vietata la vendita di automobili a benzina o gasolio. Si tratta di una svolta storica che apre definitivamente alle auto elettriche, che dovrebbero diventare la maggioranza fra quelle in circolazione nel giro di pochi anni. Parallelamente, saranno promossi sistemi di trasporto alternativi. Un altro punto cruciale di Fit for 55 è il sistema CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism), un dazio che costringe le aziende internazionali a pagare per le loro emissioni se intendono esportare in Europa. Fit for 55 prevede anche aiuti economici per i paesi più poveri.

Il piano è composte da 13 proposte legislative, che andranno però discusse fra gli stati membri. «L’opposizione sarà fortissima», ha previsto Frans Timmermans, Commissario per il Green Deal. «Tutte le transizioni epocali ricevono una forte opposizione. E qui parliamo della più grande operazione di trasformazione della storia». La presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen ha voluto invece paragonare la presentazione del piano all’arrivo dell’uomo sulla Luna. «L'Europa è il primo continente che presenta un'architettura globale per realizzare le nostre ambizioni climatiche con una tabella di marcia».

Le misure del Fit for 55

  • Stop alla vendita di auto a benzina e gasolio entro il 2035
  • Dazi sulle emissioni per le aziende che intendono esportare in Europa
  • Impulso alla diffusione di metodi di trasporto alternativi e sostenibili
  • Obbligo per la Pubblica Amministrazione di rinnovare ogni anno il 3% dei propri edifici
  • Obiettivo di produrre il 40% della nostra energia da fonti rinnovabili entro il 2030
  • Estensione del programma ETS (scambio di quote di emissioni) a trasporti, edilizia, aviazione, trasporto marittimo
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