VD Logo
VD Search   VD Menu

green new deal

Cos'è il Green New Deal europeo in tre semplici punti

Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su WhatsApp

Ursula von der Layen fa all in e scommette tutto su un futuro verde in Europa, presentando la bozza del Green New Deal ai membri dell’Unione per i primi feedback, che sarà poi trasformata in legge a marzo 2020. Il piano, per ora, è più che altro una lista di intenti ma l’ambizioso obiettivo che si propone è la neutralità climatica entro il 2050, seppure alcuni aspetti della strategia sollevino le perplessità di ambientalisti come Franziska Achterberg, portavoce di Greenpeace. Cos’è il Green New Deal? L’abbiamo riassunto in 3 punti per voi:

Il Green New Deal europeo in 3 punti

1. Una rivoluzione verde entro il 2050. Per raggiungere la neutralità climatica, la Commissione europea presenterà una legge sul clima a marzo del 2020 per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 e proporrà un carbon border adjustment per alcuni settori. La digitalizzazione, un network di infrastrutture di trasporto, fondi per le aree più deboli e un'azione politica coerente saranno i mezzi per attuare questa rivoluzione.

2. Energia, Industria e Mobilità pulite. I punti che riguardano questi tre aspetti mirano principalmente a una maggiore interconnessione dell’Europa e a una strategia concertata che migliori il Trans-European Network energetico e investa sull’eolico e le rinnovabili. La Commissione elaborerà un piano più ampio che introduca i quattro pilastri dell'Economia Circolare nell'industria, in particolare nel tessile, nell'edilizia, nell'elettronica e nella plastica. L'Unione europea potenzierà il trasporto su ferro ed elettrico, scoraggiando il carbone, limitando le emissioni aeree e navali e riformando il sistema di rifiuti.

3. Proteggere l’ambiente e la biodiversità. La Commissione inizierà nel 2020 ad attuare la Farm to Fork strategy per ridurre pesticidi e sostanze chimiche nell’agricoltura, proteggere la biodiversità e le foreste europee, limitare lo spreco di cibo e rivedere le norme per i grandi conglomerati industriali.


Come attuare il Green New Deal

Per realizzare questo ambizioso piano, la Commissione europea dovrà integrare i principi di sostenibilità in tutte le sue politiche, iniziando da un “giuramento verde” che recita letteralmente “non fare male”. L’UE cercherà di eliminare le incoerenze legislative tra i partner europei e sosterrà le politiche verdi con i fondi del ‘Just transition Mechanism’ di 35-100 miliardi di euro (che serviranno per le aree più deboli), rivedendo anche la politica fiscale energetica e pensando a una carbon border tax che protegga l’industria europea dalle importazioni cinesi. La vera sfida sarà convincere gli stati a seguire la linea di Ursula von der Layen, ma per l’Europa questa svolta non è solo l’occasione di cambiare il proprio impatto sull’ambiente, ma anche di assumere un ruolo guida nelle politiche verdi del mondo.

ARTICOLI E VIDEO