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La cultura della prevenzione della salute è un valore che va promosso, senza distinzioni di genere

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Quando si parla di prevenzione spesso ci si riferisce, inconsciamente, a quella femminile, come se un’attività di cura preventiva per la propria salute possa avere distinzioni di genere. In effetti i dati evidenziano come tra uomini e donne, soprattutto in Italia, ci sia una percezione diversa della prevenzione. In prima linea nel mese di novembre nella promozione dei controlli di diagnosi, la stessa Lilt, Lega Italiana per la lotta contro i Tumori, conferma che “gli uomini sono molto meno aperti alla prevenzione rispetto alle donne” per ragioni che non hanno alcun fondamento. Un sondaggio più specifico, condotto dalla Società Italiana di Urologia, ha certificato che 6 uomini su 10 non conoscono la prevenzione, quasi 8 su 10 non sono mai andati da un urologo per un controllo ma 9 su 10 ricorrono a una visita solo in caso di sintomi ritenuti gravi. In alcuni casi, vale la pena ribadirlo, il tempismo è tutto.

Incidenza e tassi di sopravvivenza

In Italia il tumore alla prostata è la neoplasia più frequente fra gli uomini over 50 e rappresenta circa il 20% di tutti i tumori diagnosticati, con 36mila nuove diagnosi nel 2020, secondo gli ultimi dati dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica - AIOM. Il tasso di mortalità è però in netta diminuzione, soprattutto grazie alla diffusione della diagnosi precoce. A cinque anni dalla diagnosi sopravvive il 91% degli uomini diagnosticati, e il 94% ha la possibilità di vivere altri quattro anni dopo aver superato il primo anno dalla diagnosi.

I dati sono simili anche per il tumore al testicolo, che ha una minore incidenza (circa duemila casi all’anno) ma percentuali molto alte di possibilità di sopravvivenza dopo cinque anni (93%). Se si allarga lo sguardo ai più generici “problemi urologici” si scopre che a soffrirne, secondo una stima della Società Italiana di Urologia, sono dieci milioni di italiani. La prevenzione è quindi una questione di massa, che parte da una maggiore consapevolezza, da un’alimentazione equilibrata e dalla costante attività fisica, passa da pratiche come l’autopalpazione (utile soprattutto per il tumore al testicolo) fino ad arrivare alla partecipazione a uno screening o al consulto di uno specialista.

Perché gli uomini non fanno prevenzione?

Se la prevenzione è così efficace perché molti uomini la evitano? La risposta ha a che fare con motivi personali che sono stati indagati in una survey della statunitense Cleveland Clinic. Spesso la colpa della mancata prevenzione è da attribuirsi a un imbarazzo che deriva dallo stereotipo dell’uomo forte, abituato a non lamentarsi. Il 41% degli uomini coinvolti nel sondaggio americano ha detto di aver imparato, già da bambini, che “gli uomini devono essere forti e non lamentarsi dei problemi di salute”. Questo fattore può diventare un ostacolo mentale quando si dovrebbe prenotare una visita preventiva (se non sussistono sintomi evidenti e preoccupanti).

Per il 72% degli uomini è preferibile fare faccende domestiche considerate noiose, come tagliare il prato o pulire il bagno piuttosto che andare dal medico. Il 46% tra coloro che evitano i medici lo fa perché si sente in imbarazzo, il 36% non vuole sentirsi dire che bisognerà cambiare stile di vita o dieta. Anche la paura di una disfunzione erettile come effetto collaterale delle terapie frena gli uomini. Quindi molti si rivolgono a internet, spesso in cerca di rassicurazioni: secondo la Società Italiana di Urologia il 36% degli uomini italiani ricorre a questa prima auto-diagnosi.

Prevenzione: le buone pratiche aziendali

Per promuovere il valore della prevenzione bisogna diffonderlo, parlandone in contesti quotidiani, partendo da quello lavorativo. Ne è un esempio l’iniziativa adottata da Europ Assistance Italia, che utilizza il meccanismo del matchgiving e trasporta in ambito sanitario l’usanza napoletana del caffè “sospeso”, che vede molti clienti lasciare un caffè pagato per chi non può permetterselo. Per ogni dipendente che svolge una visita di prevenzione sanitaria nell'ambito della campagna interna organizzata con Lilt, Europ Assistance Italia offre ai cittadini una visita “sospesa” (senologica o urologica) gratuita che può essere effettuata per tutto il mese di dicembre negli ambulatori dell’Associazione di Milano e Monza. Si tratta di un’iniziativa che ha due obiettivi: uno interno, con una prevenzione più diffusa tra i dipendenti, e uno esterno, che ha un impatto sulla comunità, offrendo a tutti la possibilità di visite specialistiche preventive senza costi.

Europ Assistance Italia, compagnia di assicurazione specializzata nell’assistenza, da oltre 50 anni si prende cura delle persone offrendo soluzioni concrete a situazioni impreviste sia nel quotidiano che nell’emergenza, quando sono a casa, in viaggio e per la salute di tutta la famiglia. L’azienda ha messo in campo diverse iniziative per i propri dipendenti, alle quali nell’ultimo periodo si sono aggiunte quelle aperte alla comunità. Già nel 2021, con il sostegno alla campagna Movemen, dedicata alla prevenzione maschile, l’azienda ha portato ad Assago, vicino alla sua nuova sede, lo spazio LILT Mobile per fornire gratuitamente ai cittadini visite ed esami medici. Nel 2022 ha rinnovato il suo impegno sia con il meccanismo delle visite “sospese” sia sostenendo le tappe dell’ambulatorio mobile ad Assago, in occasione della Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica a marzo e di quella dedicata alla prevenzione femminile nel mese di ottobre.

«La cura delle persone parte dalla prevenzione, valore chiave per la salute. Per questo in Europ Assistance ci impegniamo costantemente per sviluppare soluzioni che assicurino la salute dei nostri clienti in ogni momento della loro vita, a casa, al lavoro e in viaggio, e in caso di infortunio o malattia», spiega a VD Fabio Carsenzuola, Ceo di Europ Assistance Italia. «Con la nostra equipe di professionisti della salute possiamo formulare un piano di prevenzione e cura ad hoc, per rispondere al meglio alle esigenze delle persone. Contribuiamo inoltre alla diffusione della cultura della prevenzione attraverso iniziative e progetti rivolti alle nostre persone, alla comunità e a realtà esterne, collaborando con organizzazioni e associazioni non profit, impegnate in questo ambito».

Perché devi fare prevenzione

Questo articolo è stato prodotto da VD in collaborazione con Europ Assistance per l'iniziativa delle visite “sospese” che prevede, per ogni dipendente di Europ Assistance che svolge una visita di prevenzione sanitaria, la possibilità per i cittadini di usufruire di una visita gratuita negli ambulatori Lilt, per tutto il mese di dicembre.

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