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In Corea del Sud un Sole artificiale è rimasto acceso per 20 secondi

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La Corea del sud ha compiuto un importantissimo passo in avanti nel campo della ricerca scientifica, facendo brillare un "sole artificiale" per ben venti secondi. Come? Grazie alla fusione nucleare, il processo attraverso cui le stelle producono energia. Ottenere reazioni di fusione controllata è difficilissimo; l'energia prodotta nelle centrali nucleari è infatti ottenuta tramite fissione, ossia la rottura del nucleo dell'atomo. Ecco perché l'annuncio degli scienziati del Korea superconducting tokamak advanced research è epocale. Il "sole" ottenuto ha brillato a una temperatura di cento milioni di gradi centigradi: si tratta di un record assoluto, che infrange il precedente di otto secondi, raggiunto sempre in Corea l'anno scorso. L'obiettivo è quello di mantenere la massima temperatura per cinque minuti, entro il 2025. Se messa a punto, questa tecnologia ci permetterà di utilizzare la fusione nucleare per produrre energia, riducendo l'uso di combustibili fossili e il rilascio di anidride carbonica nell'atmosfera.

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